Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

lunedì 19 marzo 2012

Sul cancro

Capitolo (parziale) tratto da La mamma ti ha mentito - 10 cose che dovresti assolutamente sapere.pdf
Diego Mattarocci – eBook rilasciato sotto Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia


Cap. 3
Dal cancro NON si può guarire
è il "brutto male" di cui nessuno deve parlare
FALSO
VERO

Vero perché se ne parlassimo scopriremmo anche qui un business da fantastilioni di euro l'anno o magari anche qualcosa di più oscuro e losco.

Le persone non ne parlano quasi per superstizione, la "scienza" invece diffonde l'informazione che più le somiglia.

Per fortuna esistono ricercatori indipendenti che si distinguono chiaramente dalla versione ufficiale e dalle chiacchere dei mille ciarlatani che vendono "cure e rimedi" ad ogni angolo di strada.

Siccome questo tema è davvero scottante, ho deciso di rivolgermi ad un professionista, un terapeuta amico mio, Carlo Boifava, che "caso vuole" sia un Hameriano.

Quando gli ho proposto il tema mi ha risposto in prima battuta così:
pensa la tua mamma era cosi convinta che fosse una malattia irreversibile che non la chiamava per nome , ricordati che il primo nome che le era stato dato era Tumore (ai tempi in cui la messa veniva ancora celebrata in latino suonava un po’ come "tu sei morto") quindi ci si riferiva al cancro come al "male cattivo"... o il "brutto male"...


Non possiamo sapere se la scelta del nome abbia creato una psicosi intorno a questa "malattia" esagerando in maniera esponenziale il numero di "decessi per paura"ma lo sospetto fortemente.

Luigi De Marchi, psicologo clinico e sociale, autore di numerosi saggi conosciuti a livello internazionale, parlando con un amico anatomo-patologo del Veneto sui dubbi dell’utilità delle diagnosi e delle terapie anti-tumorali, si sentì rispondere: «Sì, anch’io ho molti dubbi.
Sapessi quante volte, nelle autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute ho trovato tumori regrediti e neutralizzati naturalmente dall’organismo: era tutta gente che era guarita da sola del suo tumore ed era poi morta per altre cause, del tutto indipendenti dalla patologia tumorale»
 

Mi viene da pensare che le persone guarite spontaneamente abbiano avuto la possibilità di guarire poiché non hanno ricevuto nessuna "diagnosi-tu-sei-morto"e quindi niente diagnosi, niente paura.

mercoledì 7 marzo 2012

Tutte buone le terapie anticancro?

...e c'è la chemio in coppia con la radio, e c'è il metodo Nacci, quello Gerson, e la terapia Di Bella, la nuova medicina germanica di Hamer, la CRM197... 
Insomma, c'è questo, quello e anche di più, ma una cosa l'ho imparata bene nel corso di questi anni che mi separano dalla prima scoperta dell'alieno nel mio corpo: le terapie funzionano soltanto se si è convinti di voler vincere (fermo restando che non sia arrivata l'ora del lungo viaggio eh?!... in quel caso si partirà, a prescindere da quanto sia grande la voglia di voler restare in "questa valle di lacrime").
Però la maggior parte delle persone che ho visto andar via, devo dire che si erano lasciate andare, letteralmente.
Sarà che qualcuna è rimasta troppo traumatizzata solo a sentire la parola cancro (il momento della diagnosi E' schoccante!), qualcun'altra si è fatta "intimidire" dalla serie di infinite analisi (da esaurimento nervoso... non si finisce più), altri si sono sentiti deturpati dagli interventi chirurgici e non sentivano più a posto il loro corpo...
Resta il fatto che il primo impatto è quello che ci frega (e lascia il segno anche negli anni a venire) perché generalmente si fa 2+2 (cancro=morte), eppure non sempre 2+2 fa 4 (checché se ne dica che la matematica non sia un'opinione ;)

Sicuramente ci sono terapie più dannose di altre perché altamente tossiche, e spesso sono proprio quelle a cui ci si sottopone perché non si conoscono le altre, oppure perché non si ha fiducia in quelle non riconosciute dalla Sanità Nazionale, o ancora perché si lascia decidere agli altri (e questa è la cosa peggiore, secondo me!).
Di certo, non essere consapevole - o non volerlo essere - non aiuta nel processo di guarigione!

Anche la paura di solito non aiuta (in alcuni provoca il blocco mentale e il corpo biologica-mente ne risente alla grande!), ma è vero pure che è normale provare questo stato d'animo.
Nel mio caso, quando penso alla paura penso ai conigli, alla loro reazione in un mondo di predatori.
Il senso bio-logico per loro è in primis l'immobilità (o forse è meglio dire il mimetismo attraverso l'immobilità) e poi, quando si vedono scoperti, la fuga strategica (a zig zag per confondere il predatore). Vista da questo punto si può dire che la paura (di essere "catturati") aiuta (ascoltanto il senso bio-logico) a superare il pericolo.

Comunque, ragazz*, è primavera e io sono tornata a scrivere le mie considerazioni...
Ogni primavera è la stessa storia da 7 anni a questa parte (sono già trascorsi 7 anni!! caspita! non me ne ero accorta tra una visita di controllo e l'altra...)
Ogni primavera c'è un ritorno inconscio che mi riporta indietro nel tempo e spesso mi è capitato di "entrare in crisi non sapendo come mai". E la crisi è stata grande specialmente quando non mi sono resa conto che era a causa del "ritorno al passato".
Anche quest'anno i ricordi riaffiorano l'uno dietro l'altro come in un film ma... forse da quest'anno... niente crisi inconsapevole. Direi che ora sono un passo avanti ;)

Alla prossima considerazione!

Buona vita a tutt*