Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

venerdì 16 dicembre 2011

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (9)

9)
 
Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.

36) Sindromi da immunodeficienza: conflitto di perdita profondo, legato alla perdita della stima di sé. Anche in presenza di trauma da diagnosi.

37) Malattie del sangue: il sangue, come l'osso, è connesso con l'Io: in effetti il sangue si produce all'interno del midollo osseo; il conflitto in questo caso è legato a una crisi di identificazione con modelli di comportamento o di pensiero proposti dall'ambiente in cui si vive e a perdita del senso di gioia e libertà della vita.
38) Anoressia: conflitto: venire rifiutati, sentirsi abbandonati e in pericolo. 

39) Leucemia: fase di riparazione di profondi conflitti di autosvalutazione. A grosse lisi ossee seguiranno grosse ricalcificazioni che richiederanno una maggiore quantità di cellule sanguigne (una leucemia). La leucemia si arresterà alla fine di questo processo. Per quanto riguarda i bimbi che nascono con la leucemia, siamo sempre in presenza di una fase di riparazione conseguente ad un conflitto di svalutazione che si è prodotto in fase intrauterina (cordone ombelicale attorcigliato attorno al collo, desiderio di uscire, ecc).

40) Morbo di Parkinson: è un conflitto relativo alla motricità che è vissuto con un'alternanza di fasi attive e di fasi di risoluzione. I tremiti sono presenti nella fase di vagotonia, ma il malato li teme, e ricade in fase attiva.

41) Torcicollo: conflitto di autosvalutazione intellettuale; voler girare la testa per guardare qualcuno, ma avere forti remore d'ordine etico: due ordini contraddittori al cervello, riguardanti la mobilità del collo.

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (8)

8)


Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.

 31)  malattie autoimmuni: Conflitto di auto-disistima in seguito a una sconfitta vera o supposta; l'area più colpita chiarisce il tipo di emozione implicata; per esempio, se viene colpito in particolare il fegato, l'emozione è di rabbia, se viene colpito il polmone l'emozione è di paura, se vengono colpiti i vasi arteriosi in particolare, l'emozione è di antagonismo, in seguito a un conflitto di territorio; se vengono colpite le articolazioni, il conflitto è di soppressione subita, di solito da una figura parentale reale o virtuale (artrite reumatoide).


32) malattie allergiche: Non esiste allergia senza un conflitto a monte. Ipersensibilità a situazioni difficili reali o virtuali; anche qui il territorio più colpito chiarisce le emozioni e le motivazioni implicate .


33) Morbus Crohn: Depressione per chiusura dei rapporti interpersonali e impossibilità di comunicare, perché una persona emotivamente importante ha negato la sua comunicazione.
 
34) Vitiligine: in seguito ad un episodio traumatico, perdita della gioia di vivere, che conduce ad una visione pessimistica, "nera" delle cose. Sono implicati organi endocrini, in particolare l'ipofisi e l'epifisi.

35) Malattie infettive acute, come l'influenza: Il virus dell'influenza (come tutti i virus) nella fase di riparazione aiuta a risolvere piccoli conflitti di territorio, prevenendo così il cancro ai bronchi. Ben venga l'influenza!

giovedì 15 dicembre 2011

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (7)

7)


Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.
 
 25) Rene: mesencefalo.
Conflitto: episodio connesso con un liquido: latte nei poppanti (per esempio rigurgito che quasi lo soffocava), acqua (per esempio rischio di annegamento o acqua bollente su una parte del corpo), acidi (causticazione accidentale di un bambino, o anche di una persona adulta sul lavoro).
Condizione di fondo: dover sopportare una personalità sopraffacente la propria sensibilità sul lavoro o in famiglia. Nella medicina cinese il rene è l'organo della volontà e l'acqua è la portatrice della sensibilità.

26) Cancro alla prostata: ponte, nel tronco cerebrale.
Conflitto da sessualità impropria, non nella norma, relativo alla vita di coppia, ad un partner che si comporta male, in modo spiacevole.

27) Cancro al testicolo: mesencefalo. 
Conflitto di perdita in seguito alla perdita reale o figurata di un figlio; soppressione sessuale, impedimento a formarsi una famiglia, da parte del padre. 

28) Cancro alle ovaie: mesencefalo.
Conflitto: figlia che subisce soppressione sessuale e non, da parte della madre o, al contrario, madre che non riesce a sopprimere la vita sessuale del figlio o della figlia, volendo trattenere la prole con sé; problemi sessuali con il marito o con il compagno, nati dal fatto che lei non desidera concepire, mentre lui vuole un figlio, o viceversa; timore di essere rimasta incinta in seguito a un rapporto extraconiugale o, viceversa, timore di non essere in grado di concepire, di non essere fertile; litigio con il marito o il compagno sui problemi della contraccezione.

29) Cancro al corpo dell'utero: ponte (tronco cerebrale).
Conflitto: legato ad aborti temuti, subiti o provocati a se stessa; episodi prenatali di tentativo di aborto subito, che agiscono come fattori scatenanti profondi del conflitto legato all'aborto.

30) Cancro all' orifizio e collo dell'utero, vagina: lobo temporale sinistro; conflitto sessuale, che origina dal fatto di non sentirsi posseduta, ma anzi rifiutata, perché l'uomo agognato ha preferito un'altra, oppure di sentirsi trascurata sul piano sessuale; mancanza di figli e/o di rapporti sessuali.
Spesso tale conflitto è connesso con disturbi coronarici o della conduzione a carico del cuore destro o con embolia polmonare destra.
Altre situazioni patologiche, anche se non tumorali, presentano lo stesso andamento bifasico, cioè una predisposizione fisica, seguita da uno scatenamento psichico conflittuale del problema.  

mercoledì 12 ottobre 2011

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (6)

6)
Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.

21) grosso intestino: tronco cerebrale.
Conflitto: situazione eccessivamente complessa e pesante, difficile da mandare avanti, sulla quale insorge un evento traumatizzante, che toglie ogni gusto della vita; personalità insicura, eccessivamente timorosa di sbagliare e che ha soffocato la propria vita sentimentale. 

22) sigma: tronco cerebrale.
Conflitto e personalità: come per il grosso intestino, ma in modo ancora più accentuato. 

23) Cancro del retto: tronco cerebrale.
Conflitto: avere subito una "stronzata" spesso da persona della quale si aveva fiducia. Personalità : come per il grosso intestino, con un particolare atteggiamento perfezionista.

24) Cancro alla vescica: lobi temporali.
Conflitto: eccessiva assunzione di responsabilità, spesso dei genitori nei confronti dei figli adulti, che non sanno badare da soli alla propria vita, ma anche di manager, che si trovano in situazioni troppo stressanti per loro; personalità: testardaggine, impongono a se stessi e agli altri una disciplina eccessivamente rigida .

venerdì 7 ottobre 2011

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (5)

5)
Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.

16) Cancro del duodeno: tronco cerebrale inferiore, bulbo.
Conflitto analogo a quello dello stomaco, ma in personalità sanguigne, che devono sopprimere i propri normali sfoghi emozionali per convenienza sociale o materiale.

17) Cancro del pancreas: tronco cerebrale.

Conflitto analogo a quello dello stomaco e duodeno, in personalità molto fini e sensibili, che si offendono molto per le indelicatezze subite.  

18) Cancro del fegato e cistifellea: tronco cerebrale, bulbo.

Conflitto: forte arrabbiatura, spesso con parenti, per questioni economiche, associato a sentimenti negativi, come la gelosia e l'invidia. Paura di morire di fame per mancanza di mezzi, paura di mancare all’essenziale. Il “cibo”  è tutto quello che serve alla sopravvivenza, quindi: soldi, lavoro, ecc. 

19) Cancro all'esofago: area encefalica colpita è la regione interventricolare, vicino alla base del cranio.


Conflitto: un episodio per il quale "non si è riusciti a mandar giù qualcosa"; personalità: orgoglio eccessivo, dolersi eccessivamente anche per piccoli torti; precedente episodio solitamente accaduto nell'infanzia di scampato soffocamento per ingestione di un oggetto o per asfissia, per esempio, dopo avere messo la testa in un sacchetto di cellophane o per rischio di annegamento. 

20) Cancro del piccolo intestino:  simile a quello del duodeno. 
 

domenica 25 settembre 2011

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (4)

4)
Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.

12) Cancro delle ossa: la localizzazione nel sistema nervoso è a carico della sostanza grigia cerebrale.
Conflitto di autosvalutazione, in quanto lo scheletro è la parte che maggiormente nel corpo rappresenta l'Io. In fase attiva si ha decalcificazione, mentre in fase di riparazione leucemia o osteosarcoma.

 13) Cancro della pelle, melanoma: connesso in generale con il cervelletto; qualche malattia o deformazione della pelle vista su di sé o su altri ha impressionato profondamente l'individuo, creando in lui forte repulsione per tutto ciò che appare sporco o deformato oppure il conflitto può nascere da una profonda delusione relativa al proprio aspetto o al proprio modo di apparire agli altri.

 14) sclerosi a placche: colpisce la guaina isolante che riveste i nervi,formata da un lipide complesso chiamato mielina; il venir meno della mielina produce delle" placche " di demielinizzazione, dove i nervi, nei quali si propaga l'elettricità per la regolazione degli organi e dei muscoli in particolare,sono fra di loro in cortocircuito e sono inutilizzabili per la conduzione nervosa; perciò si producono delle paralisi muscolari, che possono regredire o peggiorare alternativamente, in relazione con la rigenerazione delle guaine e la loro distruzione, come una costruzione di sabbia sul bagnasciuga viene azzerata dalle onde e nuovamente ricostruita dai bambini.
Aree del sistema nervoso centrale colpite: qualsiasi area può venire colpita, in modo del tutto variabile e imprevedibile.
Il conflitto alla base della sclerosi è un conflitto di dipendenza da una figura genitoriale, che imprigiona la personalità individuale dentro un involucro isolante (una guaina psichica), che impedisce all'individuo il contatto diretto con l'ambiente circostante. L'inizio della sclerosi è connesso con un evento psichicamente traumatico (per esempio un divorzio da un partner, che di solito viene scelto inconsapevolmente del tutto simile alla figura genitoriale).

15) Cancro dello stomaco: tronco cerebrale inferiore, bulbo.
Conflitto: episodio o episodi indigesti, il "boccone" che rimane nello stomaco, spesso con familiari, costretti a vivere sotto lo stesso tetto o in vicinanza; in fase attiva adenocarcinoma in fase di riparazione intervengono funghi e micobatteri a caseificare il tumore.

domenica 18 settembre 2011

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (3)

3)
Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.

 
8) Cancro dei gangli linfatici del collo, dei gangli sopraclavicolari, dei gangli linfatici mediastinici: bulbo spinale e corteccia frontale controlaterale:
Conflitto: paura delle malattie e della morte, che diviene una fissazione dopo un episodio nel quale si è temuto per la propria salute o quella dei propri cari o dopo un episodio di malattia o di morte, da cui si è rimasti molto impressionati.

9) Tiroide: area cerebrale e conflitto del tutto sovrapponibile a quelli dei gangli linfatici del collo, sopraclavicolari e mediastinici; "bisogna fare in fretta", "presto, presto, non c'è abbastanza tempo per far tutto", "non ce la faccio a star dietro agli avvenimenti".

10) Cancro della laringe: simile ai tumori della tiroide e dei gangli linfatici del collo, ma con un episodio scatenante, nel quale l'individuo rischiò di soffocare o annegare o qualcuno a lui caro; area cerebrale: corteccia frontale interemisferica.

11) cancro della mucosa orale, dei seni paranasali, delle ossa facciali: regione encefalica retro-orbitale, frontobasale e/o temporale omolaterale (dalla stessa parte).
Conflitto legato a qualcosa difficile da masticare  o da odorare o difficile da affrontare. Per esempio, una situazione familiare di litigi continui è difficile da masticare quotidianamente e ci può essere sempre una goccia che fa traboccare il vaso; l'odore può essere connesso ad episodi emozionalmente molto negativi (traumi,operazioni), dove era presente un forte odore(per esempio di benzina nel caso di incidente stradale o di etere o alcool, nel caso di interventi chirurgici); il viso è connesso ad episodi, nei quali il viso è stato sfigurato o traumatizzato oppure nei quali si è trovato insopportabile affrontare "a viso aperto" qualcuno, di cui si ha timore.

venerdì 16 settembre 2011

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (2)

 2)
Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.


4. Cancro dei bronchi: in fase attiva vi è ulcerazione, in fase di riparazione le ulcere si chiudono.
Conflitto di territorio indiretto, cioè quando la sfera personale e dello spazio vitale è insidiata da sensi di colpa, da minacce o semplicemente da paure, da insicurezze irrisolte dell'infanzia o dell'adolescenza, riattivate da specifici eventi. Per es. “mi togli l’aria”, “lasciami respirare”, "non ho più il mio spazio" ecc.

5. Cancro peribronchiale del mediastino: simile, anche come localizzazione cerebrale, al cancro bronchiale, causato da paura di perdere la salute, paura di perdere il partner, paura della solitudine, paura dell’ignoto.

6. Cancro dei polmoni (alveoli polmonari): in fase attiva carcinoma, la fase di riparazione avviene mediante tubercolosi polmonare. Qui rappresenta la paura arcaica di morire, di non poter più respirare.
Conflitti familiari solitamente, ma anche di lavoro, dove l'individuo è stato lungamente e pesantemente soppresso e infine è accaduto un episodio che ha fatto traboccare il vaso, eventualmente anche qualcosa obiettivamente ma non soggettivamente insignificante.

7. Cuore e coronarie: dalla letteratura medica è noto che i tumori del cuore sono un'eventualità rarissima; ma Hamer considera i disturbi ischemici del cuore alla stregua di tumori. Per effetto di un conflitto, il tessuto cardiaco e la parete delle coronarie si gonfia, sino ad occludere la circolazione,provocando dunque un infarto. Le sedi cerebrali colpite parallelamente al cuore, sono il cervelletto e il lobo temporale controlaterale: se il disturbo ha sede nella parte destra del cuore, sono coinvolti il lobo cerebellare sinistro e il lobo temporale sinistro; viceversa nel caso della parte sinistra del cuore.
Il conflitto riguarda la difesa e la conquista del territorio, per esempio sul lavoro (connessione con il cuore sinistro) ma anche nel campo degli affetti (connessione con il cuore destro).

mercoledì 10 agosto 2011

Patologie e spiegazioni secondo Hamer (1)

Alla luce delle 5 Leggi Biologiche, ecco l'elenco delle patologie e delle spiegazioni:

1)
Questo elenco è solo ed esclusivamente un esempio generale e non esaustivio
che spiega i grandi linee il conflitto e il senso biologico delle DHS.

1. Cancro al seno sinistro, cervelletto destro: emozione detta del "conflitto del nido".
Hamer definisce tale conflitto come "conflitto madre-figlio piccolo" (ancora sotto la tutela dei genitori) reale o virtuale; per esempio, succede qualcosa al figlio e la madre se ne attribuisce la colpa; o succede qualcosa al marito invalido (vissuto come figlio piccolo "virtuale") e la moglie se ne attribuisce la colpa; oppure ancora conflitto coniugale caratterizzato da collera, verso marito ritenuto irresponsabile (cioè figlio piccolo "virtuale").
 
2. Cancro seno destro, cervelletto sinistro: conflitto madre-figlio grande.
Per esempio, la madre soffre perché il figlio o la figlia si allontana o si sposa, o non le dà retta come lei vorrebbe o le crea preoccupazioni o in effetti non è in accordo, ma può anche essere il caso di uno stress fisico, legato al rimanere in casa dei figli grandi, che devono essere accuditi.

3. Cancro dei linfonodi ascellari, della pleura: come il cancro del seno, con uno sviluppo temporale più rapido.

martedì 28 giugno 2011

Costi dei trattamenti oncologici

Considerando i due principali strumenti terapeutici nelle mani degli oncologi (chemio e radio), vediamo il costo di un tumore oggi in Italia.
Attualmente sappiamo esserci in Italia 1,7 milioni di ammalati[3] e oltre 270.000 nuovi malati ogni anno (in America ogni anno i nuovi malati di cancro sono 1.372.910 (4). La conclusione, senza entrare troppo nel dettaglio, è la seguente: il tumore in Italia (solamente tra chemio e radio, escludendo quindi chirurgia, costi di degenza, farmaci vari, apparato medico e infermieristico, i soldi fagocitati dalle industrie per la ricerca, ecc.) è indubbiamente una delle patologie più costose, non solo in termini di vite umane, ma soprattutto dal punto di vista economico.

In Appendice del libro sono stati appositamente pubblicati, oltre una ventina di “bugiardini” di chemioterapici con i loro effetti collaterali devastanti (foglietti illustrativi), anche i costi ufficiali (dichiarati dalle rispettive case di produzione) dei più diffusi chemioterapici in circolazione, per rendersi conto di quello che è stato appena detto.
Un qualsiasi tumore trattato con chemio e radioterapia (ad esclusione della chirurgia i cui costi sono paragonabili a quelli della chemioterapia), costa al Sistema sanitario nazionale svariate centinaia di migliaia di euro.
Un solo paziente oncologico.

Sembra impossibile, ma è proprio così.
Una testimonianza esemplare è stata pubblicata dal settimanale “Gente” poco tempo fa.
Si tratta della vicenda di Gennaro De Stefano, un uomo normalissimo, che nel suo “Diario di un malato di cancro” ha provato a comporre la “lista della spesa” per la sua malattia.
Dopo aver consultato medici e fotocopiato le fustelle dei farmaci, ha messo insieme tutte queste informazioni.
Il suo calvario è iniziato con due interventi chirurgici (biopsia più operazione alla vescica) e una degenza di 22 giorni, per un totale di 30.000 euro[5]
Il primo ciclo di chemio è costato 9.000 euro e 1.500 euro spesi per ogni TAC effettuata[6] (ne ha fatte oltre 20).
«Un ciclo completo di cocktail chemioterapici partiva da alcune migliaia di euro per arrivare anche a 50 mila euro al mese per ogni paziente».[7]
«Durante la chemioterapia, che, com’è noto, fa abbassare i globuli bianchi e quelli rossi (tralasciando la quantità impressionante di medicinali di sostegno per lo stomaco, l’intestino, la fatica, la nausea, il vomito e via cantando), occorre sottoporsi a cure ormonali che aiutino la crescita dei globuli bianchi. Di solito si fanno tre o quattro iniezioni che costano una 1.500 euro, le altre 150 euro ognuna. Arriva poi l’Epo, l’ormone diventato famoso come doping dei ciclisti, che costa dai 500 ai 1.000 euro a iniezione. Di queste bombe ne avrò fatte, fino a oggi, una quarantina».[8]

Ha dovuto eseguire la radioterapia (6.000 euro); un nuovo intervento chirurgico per alcune metastasi (9.000 euro); di nuovo radioterapia, ecc.
Risultato: la Sanità pubblica ha pagato per il sig. De Gennaro, circa 200.000 euro.
Questo che avete appena letto, purtroppo, è l’iter seguito dalla stragrande maggioranza dei malati oncologici.
Moltiplicate questa cifra per il numero dei malati vecchi e nuovi, e capirete dal risultato che forse per qualcuno – e dico forse – non c’è convenienza nel trovare la soluzione definitiva ad una patologia che sviluppa centinaia di miliardi di euro ogni anno in Italia.
Ogni anno la “lobbies del cancro” – solamente con i nuovi ammalati (270.000 persone), e supponendo che tutti entrino nei percorsi terapeutici – movimenta una cifra superiore a 54.000.000.000 di euro.
Cinquantaquattro miliardi di euro ogni anno per un trattamento oncologico.

Se a questi ci aggiungiamo tutte le persone ammalate di cancro oggi in Italia (1 milione e 700 mila), che ripetono i trattamenti, che necessitano di trapianto di midollo, che muoiono nonostante, o per colpa delle terapie, ecc., tale cifra, come detto prima, raggiungerà i centinaia di miliardi di euro.


Ogni anno sono 162.000 le persone che muoiono per cancro in Italia (dati Istat).
I costi per un servizio funebre privato (pagato dalle famiglie) vanno da un minimo di 2.155 euro (Roma) a un massimo di 3.575 euro (Milano)[9] a persona. Facendo una media più che ragionevole di 3000 euro…il ‘lutto per cancro’ (funerale, epigrafi, fiori, trasporto, organizzazione) sottrae alla società 486.000.000 di euro. Tutti gli anni inesorabilmente.
Pensate nel mondo intero…
Ecco cosa riporta il “bugiardino” (pubblicato assieme agli altri in appendice) di uno dei più usati chemioterapici: la Doxorubicina della Ebewe Italia Srl
DOXORUBICINA

Multinazionale: Ebewe Italia srl

Principio attivo: Doxorubicina
Concentrato per soluzione iniettabile per infusione
Categoria terapeutica: Antracicline

Effetti controindicati:
- Gravi aritmie acute sono state descritte durante o poche ore dopo la somministrazione;
- Una mielosoppressione grave può provocare insorgenza di emorragia e superinfezioni, e costituisce una indicazione alla riduzione o alla sospensione della Doxorubicina;
- Esiste un rischio accertato di sviluppo di cardiomiopatia indotta dalle antracicline e dipendente dalla dose cumulativa;
- Il rischio di insufficienza cardiaca nei pazienti neoplastici trattati con Doxorubicina persiste per tutta la vita;
- Può potenziare la tossicità della radioterapia e di altre terapie anti-neoplastiche;
- Neoplasie benigne e maligne;
- Il verificarsi di una leucemia mieloide acuta secondaria;
- Il danno del tratto gastrointestinale può indurre ad ulcera, emorragia e perforazione;
- La Doxorubicina è altamente irritante e lo stravaso nella sede dell’infusione può provocare dolore locale, irritazione, infiammazione, tromboflebiti, che possono causare un’ulcera grave e necrosi della cute.
SMALTIMENTO: Il personale che manipola la Doxorubicina deve indossare indumenti protettivi: occhiali, camici, maschere e guanti monouso. Tutti gli articoli usati per la somministrazione e la pulizia, inclusi i guanti, dovranno essere posti in appositi sacchi per rifiuti ad alto rischio, per l’incenerimento ad alte temperature.
Le fuoriuscite o le perdite di soluzione devono essere trattate con ipoclorito di sodio diluito che preferibilmente va lasciato agire per tutta la notte e a cui va fatto seguire un risciacquo con acqua.

BIBLIOGRAFIA
[3] “La prima giornata del malato cancro”, Francesco De Lorenzo TGCom
[4] SEER – Cancer statistics review 1975-2005
[5] “Vi sono costato 200 mila euro”, Gennaro De Stefano, “Gente”
[6] Idem
[7] Idem
[8] Idem
[9] “Vivere o morire…Cosa costa di più?” – Help Consumatori  www.helpconsumatori.it/data/docs/dossier_funerali.pdf

martedì 21 giugno 2011

Delucidazioni su HIV e AIDS

IL VIRUS INVENTATO
Data realizzazione : Luglio 2001 - Ultimo aggiornamento: Maggio 2002


Il nome di questo sito è un omaggio al Dott. PETER DUESBERG, direttore del laboratorio di Biologia Molecolare dell'Università di Berkeley in California, pioniere e principale protagonista della lotta alle falsa teoria virale dell'AIDS. Suo il principale libro scritto dai dissidenti: "Inventing the AIDS virus" edito in italiano da Baldini e Castoldi col titolo "AIDS - Il Virus Inventato". La storia di Peter Duesberg, "probabilmente lo scienziato vivente più diffamato in assoluto" (Il direttore del periodico medico The Lancet) è stata presentata da Massimiliano Bucchi nella sua relazione "Eresia e censura nella scienza: il caso AIDS" al convegno Scienza e Democrazia tenuto a Napoli il 20 Aprile 2001.

La truffa AIDS/HIV
le cose che non vi hanno mai detto

Questo sito nasce a seguito di una ricerca sull'AIDS, avviata per approfondire la conoscenza di un argomento che riguarda tutti, dopo aver sentito alcune storie di persone "sieropositive" in piena salute che hanno cominciato a star male nel momento in cui è iniziata la cura con i farmaci antiretrovirali. Si poteva pensare a semplice coincidenza oppure ipotizzare una qualche relazione tra i due eventi: la logica e un po' di sano scetticismo ci hanno spinto verso l’indagine. Abbiamo quindi condotto una ricerca approfondita sull’argomento, e siamo arrivati dove non potevamo immaginare: ciò che credevamo vero da sempre, dal 1984, si è rivelato incoerente ridicolo e criminale; altre posizioni sono affiorate, un mondo di scienziati, medici, giornalisti e politici impegnati in una battaglia contro l’establishment per combattere un mostro che ha arricchito alcuni, ucciso molti, condizionato o terrorizzato tutti.Il quadro che si è delineato nel corso della nostra ricerca è estremamente complesso, gli aspetti clinici e sanitari del problema sono profondamente collegati a quelli sociali economici e politici. Non ci proponiamo quindi, in questo spazio, di fornire un’analisi completa ed esaustiva del fenomeno, ma piuttosto di indicare al lettore una prospettiva diversa, abbozzando gli aspetti principali della storia e fornendo indicazioni per reperire tutte le informazioni necessarie per validare e completare personalmente il quadro.

il resto dell'articolo potrete leggerlo a questo link  http://www.ilvirusinventato.it/

domenica 19 giugno 2011

Il cancro alla luce delle 5 Leggi Biologiche 3

- Terzo criterio:
Il decorso del SBS è sincrono su tutti e tre i livelli: dalla DHS fino alla soluzione del conflitto, compresa la crisi epilettica/epilettoide nel punto culminante della fase di riparazione, e ritorno alla normalità! Ciò significa che il decorso di questi programmi speciali è sincrono su tutti e tre i livelli.
Se il conflitto è più intenso, allora anche il cosiddetto cancro nell’organo è più grande.
Se il conflitto si attenua, ciò accade anche sugli altri livelli.
Se il conflitto si risolve, cioè si arriva ad una soluzione del conflitto, questa avviene anche su tutti e tre i livelli.
Se si verifica una recidiva, si manifesta una recidiva su tutti e tre i livelli.
Infine, la conflittolisi è un momento molto delicato e decisivo: ogni malattia ha i propri sintomi di riparazione ben definiti che si manifestano solo dopo la soluzione del conflitto.

E’ una cosa meravigliosa
Se interroghiamo un paziente riguardo al suo conflitto, otteniamo il livello psichico.
Se eseguiamo una tomografia computerizzata del cervello, abbiamo il livello cerebrale.
E ovviamente possiamo rilevarlo anche a livello organico, ad esempio paralisi, neurodermatite, diabete ecc.
La cosa affascinante della Nuova Medicina Germanica è che non solo possiamo stabilire subito anche grazie alla TAC cerebrale, il tipo di conflitto biologico, e più precisamente il contenuto conflittuale e sapere quale organo è interessato, se ha luogo una proliferazione cellulare o una riduzione cellulare, ma siamo anche in grado di scoprire analiticamente (parlando col paziente) se i conflitti sono nella fase di conflitto attivo (fase ca) o già nella fase di riparazione (fase pcl).

venerdì 17 giugno 2011

Il cancro alla luce delle 5 Leggi Biologiche 2

 - Secondo criterio:
Il conflitto biologico nell’istante della DHS determina sia la localizzazione del SBS nel cervello come cosiddetto Focolaio di Hamer sia la localizzazione nell’organo come cancro o malattia oncoequivalente.
Ciò significa che nell’istante di questa DHS scatta il programma speciale (SBS), praticamente in modo sincrono: nella psiche, nel cervello e nell’organo.
Questa suddivisione in tre livelli ha unicamente lo scopo di facilitare il nostro lavoro diagnostico e terapeutico.
In realtà essi costituiscono un’unità che possiamo registrare su tutti e tre i livelli. Ma ciascun conflitto ha sempre anche un proprio contenuto ben determinato che si definisce nell’istante della DHS.
Il contenuto conflittuale si produce per associazione, cioè con una sequenza involontaria di pensieri e per lo più sfuggendo al filtro del nostro intelletto. Si pensa di pensare, in verità il conflitto, nel lasso di un istante, ha già colpito prima che si incominci a pensare.
Questo choc inaspettato lascia delle tracce nel cervello che si possono fotografare con l’aiuto della tomografia cerebrale computerizzata (TAC). Il relé interessato viene chiamato Focolaio di Hamer (FH). Questa espressione di fatto è stata coniata dai miei avversari che hanno definito i punti da me scoperti
come “gli strani focolai di Hamer”. Questi FH si presentano come gli anelli concentrici di un bersaglio ovvero come l’immagine prodotta da una superficie d’acqua in cui è stato gettato un sasso.
Quindi: ogni contenuto conflittuale comporta un evento organico ben preciso correlato ad un suo relé corrispondente nel cervello.
Nell’istante della DHS nel cervello possiamo già vedere tali modificazioni. Tipico Focolaio di Hamer (FH) con configurazione a bersaglio, in fase iniziale di soluzione.
Quanto più persistente è il FH tanto più grande è anche il tumore o la necrosi nell’organo ovvero l’alterazione
delle cellule.
Quanto più intenso è il conflitto, tanto più velocemente cresce il tumore, tanto più grande diventa la  necrosi o ad esempio l’osteolisi nell’organo e tanto più intensa l’alterazione delle cellule nei tipi di cancro che non presentano proliferazione cellulare (“malattie oncoequivalenti”).
In questa fase si produce un temporaneo gonfiore cerebrale, che può pure causare dei problemi, ad esempio se il conflitto è durato a lungo o se l’edema cerebrale del FH, intra o perifocale, è ubicato in un punto delicato.
L’edema diventa particolarmente esteso nell’organo e nel FH ad esso collegato a livello del cervello, in concomitanza con un conflitto di ritenzione idrica dei tubuli collettori renali, una situazione che allora chiamiamo “Sindrome”. Il FH è quindi diventato un cosiddetto “processo epsansivo” e si procura lo spazio tentando di spingere di lato ciò che ha intorno e comprimendo il tessuto cerebrale circostante.
Nel cervello entrambe le fasi (di conflitto attivo e di conflitto risolto) hanno ovviamente il loro FH nel medesimo punto, tuttavia presentandosi con un aspetto diverso:
- nella fase di conflitto attivo i cerchi sono sempre molto nitidi
- nella fase di conflitto risolto il FH è gonfio, edematizzato e sulla TAC prende una colorazione scura.
- nella fase di riparazione si produce il cosiddetto tessuto gliale, cioè un innocuo tessuto cerebrale di riparazione, che ha lo scopo di riparare il Focolaio di Hamer, che infine sulla TAC prende una colorazione bianca.
Questi Focolai di Hamer, ispessiti dal tessuto gliale, che si possono colorare bene con il mezzo di contrasto iodato nella tomografia computerizzata, sono dunque delle riparazioni dei Focolai di Hamer prodotte dall’organismo e non devono allarmare.
In linea di principio il FH dopo la riparazione è una innocua cicatrice di un processo, che normalmente consideriamo “ malattia”, con insediamento di tessuto gliale, i cosiddetti anelli gliali, che però purtroppo sono ancora mal interpretati come “tumori cerebrali” ad esempio gliomi, astrocitomi, oligodendrogliomi, glioblastomi ecc. e vengono quindi tolti chirurgicamente a danno dei pazienti. In verità le cellule cerebrali dopo la nascita non possono più moltiplicarsi. Pertanto ne consegue che non possono affatto esistere dei veri tumori cerebrali.

Il paziente, un contadino, sei mesi prima aveva patito una DHS quando il suo unico figlio, che avrebbe poi eredidato la fattoria, si era gravemente infortunato con la motocicletta. Il figlio rimase a lungo in sala di rianimazione e il paziente era convinto che sarebbe rimasto storpio. Il figlio invece guarì. Quattro settimane dopo che il figlio era di nuovo tornato a lavorare con lui nella fattoria il padre patì un infarto cardiaco con vertigini, mal di capo, disturbi dell’equilibrio. Dunque egli aveva patito l’infarto cardiaco dopo la soluzione del conflitto.
Anche il cervo patisce un conflitto biologico, un conflitto di territorio, con angina pectoris nella fase di conflitto attivo, se viene scacciato dal suo territorio da un rivale. Contemporaneamente a livello organico si forma un’ulcera dei vasi coronarici, cioè i vasi coronarici si allargano all’interno a causa dell’ulcera, consentendo in quel modo di far fluire una quantità di sangue doppia o tripla. Così parte alla carica cercando il momento ideale per riuscire a scacciare il giovane rivale dal suo territorio. Ha questa grande forza solo grazie all’attivazione di questo programma speciale, altrimenti non potrebbe riuscirci. Se gli si dessero dei tranquillanti il cervo non potrebbe mai più riconquistare il suo territorio.
Nel caso dell’uomo il territorio può consistere ad esempio nella propria ditta, amica, famiglia o nel proprio posto di lavoro. Per l’essere umano esistono diversi territori parziali, persino un’automobile può identificarsi come un territorio.
Nell’uomo l’infarto cardiaco viene notato solo se il conflitto è durato per almeno 3-4 mesi e normalmente ha delle conseguenze letali se il conflitto è durato per oltre 9 mesi e non ci si è accorti che iniziava la fase di riparazione vagotonica.
Nel caso dell’infarto del miocardio (midollo cerebrale) le cose stanno diversamente. Il contenuto conflittuale è: “sentirsi sopraffatti”. Organicamente si ha una necrosi del miocardio nella fase di conflitto attivo; nella fase di riparazione ovvero nella crisi epilettoide, (che indica il momento di svolta nella fase vagotonica) avviene la crisi cardiaca, il cosiddetto infarto del miocardio.

giovedì 16 giugno 2011

Il cancro alla luce delle 5 Leggi Biologiche 1

Finora ho visto e vissuto il cancro alla luce della medicina ufficiale. 
A distanza di 7 anni dal primo incontro con "l'alieno" e di 6 anni dal secondo incontro, sto guardando la "cosa" da un altro punto di vista, prettamente biologico. 
Non vorrei spiegarlo con parole mie (anche perché non sono un medico) e quindi ho deciso di riportare qui uno stralcio del libro del dottor Hamer.

Tratto da Presentazione della Nuova Medicina Germanica
(...) Non abbiamo mai potuto conoscere il cancro e le sue correlazioni perché pensavamo che fosse inguaribile ed eravamo unicamente impegnati ad eliminare i sintomi della malattia tumorale a livello organico.
Nemmeno avevamo avuto la possibilità di capire, per esempio, le cosiddette malattie infettive perché si riteneva che non fossero delle fasi di riparazione bensì delle fasi patologiche aggressive in cui i microbi volevano distruggerci.
Non conoscendo le correlazioni, anche la legge della bifasicità delle malattie non era stata presa in considerazione, così come non si pensava al livello psichico e a quello cerebrale, al significato dell’essere destrimani o mancini. Senza parlare poi della crisi epilettoide che insieme alla cosiddetta sindrome rappresenta
la causa di morte più frequente.
Tutte queste nuove possibilità di riconoscere e curare la “malattia” derivano dalla comprensione della 1a Legge Biologica, la cosiddetta Legge Ferrea del Cancro e di quella che chiamiamo DHS, la Sindrome di Dirk Hamer, che ho chiamato così quando io stesso alla morte di mio figlio, fui così scioccato che mi “ammalai” di cancro al testicolo.
Si parla di Legge “Ferrea” perché è una legge biologica come lo è, ad esempio, il fatto che un bambino ha sempre un padre e una madre: occorre sempre l’unione di due persone perché nasca un nuovo bimbo. 
Così anche nella Nuova Medicina Germanica abbiamo 5 Leggi Biologiche che sono praticamente ferree. Tutte queste leggi naturali sono quindi riproducibili in senso rigorosamente scientifico, cioè verificabili in qualsiasi paziente scelto a caso.

LA PRIMA LEGGE BIOLOGICA
La Legge Ferrea del Cancro ha tre criteri

- Primo criterio:
Ogni programma speciale, biologico e sensato (SBS) ha origine da una DHS (Sindrome di Dirk Hamer), cioè uno choc conflittuale acuto, inaspettato, altamente drammatico, vissuto con un senso di isolamento, contemporaneamente su tre livelli:
1. nella psiche
2. nel cervello
3. nell’organo
Esempio: un portiere che viene colto “in contropiede”: guarda costernato, il pallone mancato che rotola nell’angolo opposto a quello dove lui se lo aspettava, restando come pietrificato. Questa è la situazione tipica nel caso di una DHS. L’individuo viene colto “in contropiede”.
La DHS è un conflitto acuto, drammatico, vissuto con un senso di isolamento, che coglie l’individuo in contropiede ma che è nel contempo un opportunità della natura che permette all’individuo di superare proprio quelle situazioni drammatiche che accadono in modo inaspettato
In effetti, in quel momento viene innescato un programma speciale praticamente in maniera sincrona per psiche, cervello e organo e può quindi essere constatato in modo visibile e misurabile proprio in quei tre livelli!
Si tratta comunque sempre di un vissuto conflittuale, non un destino avverso, o un avvenimento esterno nel quale la persona non è implicata.
Esattamente a partire dalla DHS il paziente entra in uno stato di tensione continua: ha tendenzialmente le mani e i piedi freddi, pensa giorno e notte al suo conflitto e cerca di risolverlo. Di notte non riesce a dormire e semmai solo nella prima parte della notte, male, e a tratti. Non ha più appetito, perde peso.
Questa è la fase di conflitto attivo.

A differenza quindi dei normali conflitti e problemi, vediamo con questi conflitti biologici che il paziente entra in uno stato di tensione continua (simpaticotonia) la quale produce dei sintomi ben definiti chiaramente visibili. Questa situazione si modifica nuovamente quando il paziente ha risolto quel conflitto. Sopravviene una fase di rilassamento, di messa a riposo dell’organismo (vagotonia).
A livello psichico inizia una fase di “convalescenza”. Il paziente si sente fiacco e stanco, ma si sente libero dal conflitto. Ha buon appetito, il corpo è caldo, spesso presenta febbre o mal di testa, dorme di nuovo bene ma per lo più dopo le tre di notte.
Questa è la fase di conflitto risolto.

Se invece abbiamo avuto il tempo di prepararci prima ad una situazione problematica, quando quindi il conflitto non è stato inaspettato, noi esseri umani siamo in grado di sopportare vari tipi di conflitti senza che questi ci facciano ammalare. 
Nella frazione di secondo della DHS però accade anche molto altro perché in quell’istante in effetti si possono predisporre parecchi “binari” sui quali la “malattia” prosegue il suo decorso. Questi binari sono aspetti conflittuali aggiuntivi correlati alla DHS, cioè le circostanze che vengono associate nell’istante della DHS.
Nell’attimo della DHS, come nel flash di una foto istantanea, la persona e l’animale registrano, anche senza rendersene consapevolmente conto, non solo i più piccoli particolari, ma anche suoni, voci, rumori, sensazioni di ogni tipo, addirittura i sapori. Può trattarsi anche di persone, animali, luoghi o determinati colori o rumori: tutto ciò che viene registrato, permane in memoria per tutta la vita. Se in seguito ci si trova nuovamente esposti ad una di queste circostanze, tutto il conflitto può riattivarsi in una cosiddetta recidiva.

Ciò significa che oltre al binario vero e proprio della DHS esistono pure dei binari secondari che consistono di circostanze o momenti concomitanti, integranti, che nell’istante della DHS si fissano nella memoriadell’individuo come elementi fondamentali. Si possono presentare contemporaneamente perfino 5 o 6 binari che corrono paralleli a quello principale.
E’ importante sapere che la serie di binari secondari conduce sempre a quello principale. Da qui il nome di binario.
Noi uomini moderni deformati dalla civilizzazione, interpretiamo questi binari come “patologici”, e allora parliamo di “allergie” e pensiamo che si debbano combattere. Parliamo ad esempio di raffreddore da fieno, asma, neurodermatite, ecc. e con queste etichette indichiamo indiscriminatamente conflitti diversi in fasi del tutto differenti insieme ai loro sintomi organici e cerebrali anch’essi differenti.
Se abbiamo trovato la DHS con i binari che hanno vibrato in quell’istante della DHS, allora possiamo affrontare il futuro con serenità. E’ importante però sapere che il conflitto vero e proprio non è ancora stato veramente risolto.
Esempio: una giovane donna aveva patito un conflitto di preoccupazione madre/figlio, con cancro alla mammella, a causa di un’amniocentesi (eseguita per accertare la paternità). Le venne una terribile paura che il bambino potesse avere subito delle lesioni a causa di tale intervento. In seguito tutte le procedure legali per determinare la paternità, si inserivano su questo binario, continuando anche lungo tempo dopo che il bambino era nato sano. Ogni volta che riceveva una lettera dall’avvocato o dal tribunale, tornava sul binario e il cancro alla mammella progrediva.
La DHS determina di fatto, non solo lo choc conflittuale acuto e drammatico che ci ha colto “in contropiede”,
(primo criterio) ma anche il contenuto del conflitto che determina la localizzazione del Focolaio di Hamer (FH) nel cervello e la localizzazione del cancro, della necrosi o dell’alterazione funzionale nell’organo (secondo criterio).
Ma come abbiamo visto, nell’istante della DHS può accadere ancora di più: proprio in quella frazione di secondo si predispongono i binari che saranno sempre presenti in seguito, ovvero sui quali il treno continuerà a correre in futuro.


(nel prossimo post: il secondo criterio)

domenica 5 giugno 2011

Che la scienza sia al nostro servizio!

REGOLE DA APPLICARE AFFINCHE’ LA SCIENZA SIA SEMPRE AL VOSTRO SERVIZIO (spunto critico estratto da ….”Difendersi dalla Spazzatura Scientifica (Junk Science Judo) “di Steven J. Milloy – Edigestalt)

1)    Regola del dubbio - De Omnibus Dubitandum
Cogito Ergo Sum  [Cartesio]…. ovvero non prender nulla per vero a meno che non si sia chiaramente certi.

2)    Regola della Spada di Damocle
Una mistificazione scientifica è basata da un ingegnoso ma imperfetto sistema di difesa detto “principio cautelativo”. Tale principio afferma che quando un’attività è considerata rischiosa per la salute o per l’ambiente, si dovrebbero attuare delle misure precauzionali anche se non si possono esibire delle prove provate.  Un allarme salute non è vero solo perché non si riesce a dimostrare il contrario e il “meglio abbastanza sicuri che dispiaciuti” è una tattica intesa a gettare nel panico e ad agire sulla paura prima che  venga disattivata.

3)   Regola della Santa Inquisizione
Come i grandi inquisitori i Mistificatori Scientifici sanno le risposte giuste prima di tutti. Il metodo della scienza spazzatura è  spesso un esercizio di forzatura dei dati per ottenere da loro le risposte che si desidera ottenere. E sfortunatamente non esiste (per ora) alcuna organizzazione come Amnesty International che difenda il “diritto dei dati”!!

4)    Speculazione non significa scienza
Bisogna stare molto in guardia contro tutti coloro che tentano di far passare idee sconsiderate e inconsistenti [pure speculazioni] come valide ragioni per far scattare un allarme. Le speculazioni si mascherano dietro a parole ambigue che rivelano incertezza e possibilità. Esistono termini come “probabili correlazione” od  altri relativi ad un linguaggio quotidiano ipnotico che sono chiari indizi di congetture. Ad esempio “potrebbe”, “se”, “possibilmente”, “probabilmente”, “potenzialmente”, “forse”….e  parole simili [Vi consiglio di fare un po’ di esercizio chiedendo informazioni ad un medico a quali fonti si riferisce quando applica un protocollo di intervento clinico. N.d.r.]

5)    Gli aneddoti non sono dati scientifici [messa in stand-by del cervello del lettore o dell’ascoltatore]
Le notizie sugli allarmi salute cominciano spesso con aneddoti strappalacrime in merito a tragedie personali, che vanno a toccare la sfera emotiva degli spettatori, dando rilievo solo ad alcune informazioni. Mente i dati e le evidenze scientifiche rispetto al problema vengono sempre messi in secondo piano. Spesso e volentieri i giornalisti accompagnano i propri aneddoti con le citazioni di un qualche pseudo scienziato (in conflitto di interessi) ma a cui lo stesso reporter  darebbe carte bianca non ritenendo opportuno rendere note determinate affiliazioni [Mi Manda RAI 3??. N.d.r.].

6)    Le supposizioni sono solo congetture.
I ricercatori dunque utilizzano supposizioni per colmare i gap esistenti tra i dati disponibili e le effettive conoscenze scientifiche. Le supposizioni rendono possibili ricerche ed analisi che altrimenti potrebbero tranquillamente essere “accartocciate”. [Le supposizioni danno origine allo studio statistico provocando il cosiddetto effetto cicogna, la statistica non può mai dare informazioni relative alla biologia, le ipotesi che scaturiscono confrontando  variabili individuali danno origine a procedure aventi una “convenienza” forzata, di scarsa utilità (applicabilità) clinica, se non addirittura dannose per la salute pubblica N.d.r.].

7)    La spazzatura scientifica può danneggiare la salute e ridurre la possibilità di scelta per mantenerla.
Vale a dire: le informazioni provenienti da spot televisivi o da una “certa” stampa non specializzata o da fonti apparentemente libere(wikipedia?) o da vari blog internet [Dossier Hamer?] creati ad arte e sostenuti da giornalisti di dubbia carriera e dubbia collocazione professionale (curriculum non comprovabili), quanto incidono “ipnoticamente” nelle nostre scelte relative alla salute? (n.d.r.).

8)    La spazzatura scientifica può creare un falso senso di sicurezza ed incidere sulle tue abitudini.
Per Esempio: Le compagnie farmaceutiche hanno per molto tempo promosso l’uso di terapie sostitutive ormonali nel periodo successivo alla menopausa, con l’intento di prevenire l’insorgenza di patologie cardiache. Si dovrebbe pero sottolineare che gli studi su cui si fondano queste indicazioni terapeutiche, sono assolutamente non obiettivi perché si riferiscono ad un campione di donne che già in partenza aveva (secondo le normali procedure convenzionali!!) già una minore probabilità di andare incontro a patologie cardiache.

9)  La spazzatura scientifica può essere il peggior nemico del tuo portafoglio
Per esempio: gli alimenti biologici costano in media il 57% in più di quelli convenzionali; il costo si traduce (negli Sati Uniti) in una spesa di 4000 dollari l’anno in più per ogni nucleo familiare composto da 4 persone. Troppi soldi per nulla, dato che, in realtà, i cibi biologici non sono affatto più sicuri (nel senso che non è dimostrata la minor incidenza di patologie in chi ne faccia uso).

10)    La spazzatura scientifica può toglierti la tranquillità
Scienza non è altro che un metodo sistematico con cui noi acquisiamo informazioni sul mondo. Il suo metodo e i suoi processi sono fondamentalmente semplici; non richiedono di essere dotati dell’intelletto di Einstein e, soprattutto, non si modificano col passare del tempo. Questo significa che i principi del metodo scientifico che vengono appresi oggi, varranno anche per  domani. I mistificatori scientifici tentano di darcela a bere sfruttando principalmente l’idea che qualche prodotto di ampio consumo, qualche attività quotidiana o condizione dell’ambiente in cui viviamo possa essere dannosa per la salute. Cercano di stabilire relazioni di causa effetto associando dati statistici di grosso impatto mediatico ma scarso nesso causale.

Per determinare se la presenza di un’associazione sia veramente una relazione causale, è necessario compiere un lavoro di approfondimento e revisione, ossia un esteso follow up (per es. studi di coorte). Questo è esattamente ciò che i mistificatori scientifici non fanno. Il loro modus operandi è tipicamente quello di scambiare semplici associazioni per conclusioni causali definitive.[ Oltretutto come accade in qualsiasi convenzione estremamente “giustizialista” sbattuto il mostro in prima pagina…..nessuno si preoccupa poi di mettere in risalto (con la stessa enfasi) anche la sua definitiva assoluzione o proscioglimento per insufficienza di prove!! N.d.r.].

Concludo per il momento dicendo che:
Completamente impotenti , di fronte ad una falsa informazione, spaesati dall’intrattenimento mediatico che alimenta le nostre “false credenze” ci allontaniamo da un aspetto a mio parere drammatico. Da quel limite fondamentale della scienza medica attuale, ancora troppo ancorata ad una premessa dogmatica centrale di natura meccanicistica e riduzionista . Un impostazione procedurale che non ha ancora permesso (almeno ufficialmente) l’esatta comprensione del perché ci si ammala, di cosa sia precisamente causa di malattia (etiologia), quale sia il decorso della stessa e soprattutto come mai gli effetti di determinati interventi terapeutici non sono certi  e paragonabili quando vengono messi a confronto i decorsi clinici di persone differenti. Per colmare questo buco nero e nello specializzarci nelle tecniche di “difesa personale” (Junk Scienze Judo), vi invito ad approfondire le 5 Leggi Biologiche scoperte dal dott. Hamer…..fatemi sapere!! Un abbraccio


Pasquale Aiese

(Medico e Biologo, Specialista in Sanità Pubblica)

mercoledì 1 giugno 2011

post trasportato

Oggi voglio pubblicare un post che ho letto su un'altra pagina dedicata allo studio delle 5 leggi biologiche. Il post in questione è stato scritto dal dott. Pasquale Aiese (studioso del "le 5 leggi biologiche" di Hamer):
Quello che resta nella valutazione dei fenomeni biologici e nel tentativo di rappresentarli matematicamente, è il rapporto tra il cervello "antico" e le vibrazioni che esso raccoglie con la sua velocità riflessa di tipo arcaico e il cervello... "nuovo" che oltre allo stile comportamentale relativo alla sopravvivenza è costretto a muoversi in percorsi obbligati... credere all'invecchiamento, credere alla disfunzione, credere alla malattia e credere ancora che serva anche un sistema per prevenire il tutto o per curarlo...
Tutto questo sistema di "credenze" permette da un lato l'appartenenza al branco del XXI secolo e la gioia relativa nel sentirsi al sicuro (placebo), almeno fino al prossimo controllo (screening), protetti da ciò che può derivare da una qualsiasi terapeutica (credere nella cura).
Il "progresso" nasconde però una "nemesi" poichè l'appartenenza al gruppo (branco) passa anche per il sacrificio che questo comporta come vittime sacrificali di un inevitabile destino di malattia definibile "incurabile" (effetto nocebo della diagnosi)... Molte persone muoiono nell'angoscia e con il compito di non "pesare" sulle vite altrui e questo fa altrettanta buona coscienza e senso di appartenenza... in attesa che la prossima vittima sacrificale sia anche l'ultima in nome di una ricerca scientifica che ha bisogno del tuo 8 per mille... e donarlo permette ancora di credere che qualcosa guarisca e qualcosa no... Ma purtroppo nei codici arcaici (amigdala, lobo limbico, corpo striato) non è prevista la parola "guarigione" e nemmeno "malattia"... è previsto la paura del predatore(adrenalina), l'ansia verso la preda (dopamina), il lavoro che tutto questo comporta. (istamina e serotonina) e la ricompensa che ci aspetta (piacere endorfinico).
La Gioia esce fuori dal circuito della sopravvivenza quella è un po' più in alto ...in quell'area dove persino Hamer non ha mai trovato relè (la Porta dell'anima per Lui, .la Shushmna per gli antichi e La relazione con l'infinito per Buddha).
Riconquistare la direzione del nostro viaggio verso la Gioia......perchè la vita, nonostante i nostri tentativi di spiegarcela resta un miracolo!!!
un abbraccio

SorellaunaeFratellosole:
Buongiorno Pasquale, è sempre un piacere leggerti. Stamani, aprire la pagina e trovare questo tuo post è stato rivelatore per me. Sono tornata automaticamente a vivere lo stato d'animo che ho provato circa 6 anni fa e che mi ha dato la forza di affrontare con "filosofia" l'avventura/disavventura che sono stata "chiamata" ad attraversare (continuo a viverla tutt'oggi quell'avventura, mentre lo stato d'animo ha oscillato fino ad arrivare al pessimismo per poi a tornare quello di partenza). Lo stato d'animo di cui parlo è la calma interiore dopo la tempesta (la certezza che tutto "vada come deve andare", che la vita è un miracolo, che sono rari i casi di Santità nella Sanità....).
PS: anche le condizioni astronomiche hanno contribuito a farmi provare tutto questo: ... Venere è stella del mattino, proprio come 6 anni fa! (le coincidenze... tzsè!).
un abbraccio virtuale, ma davvero affettuoso.

novità sul CRM197

stralci dell'articolo pubblicato su www.sceltadicura.it

Giammaria Fiorentini, lo stoico luminare che eroicamente si cimentò nella sperimentazione del CRM197 in campo oncologico, abbandona l’Ospedale San Giuseppe di Empoli per portare il suo inestimabile contributo in quel di Pesaro.
(...)
"Il sommo Fiorentini, oltre alle testimonianze relative ai suoi rapporti con i pazienti e con il denaro (come commenta in fondo all’articolo una delle lettrici di GoNews), deve fare i conti con le testimonianze dei malati o parenti di malati che nel corso degli anni lo hanno interpellato in merito alla sperimentazione del CRM197".
(...)
“Il colloquio col Dott. Fiorentini si è protratto per oltre due ore: (..) ha ribadito dal principio alla fine del colloquio di come tutto il focus di interesse creato attorno al CRM197 sia stato generato a regola d’arte per puri scopi giornalistici (…)" 
http://www.crm197.it/giammaria-fiorentini-e-la-sua-sperimentazione-scrupolosa-scrupolosa


"Mentre un cliclo di chemio costa diverse centinaia di Euro, un trattamento con il CRM197 non costerebbe quasi niente, forse per questo è poco appetibile per le cause farmaceutiche. Senza contare che mentre la chemio distrugge anche le cellule sane, il CRM197 si basa sulla stimolazione del sistema immunitario."
(Anna Maria Buzzi)

lunedì 23 maggio 2011

saramannaaaa

E qui c'è la testimonianza di Eleonora Brigliadori che mi ha delucidata anche sull'identità del dottor Hammer

http://osasapere.it/blog/2011/05/17/la-cura-per-il-cancro-e-dentro-di-noi/

 E' proprio vero che le coincidenze non sono mai soltanto "casi"!
proprio in questi giorni mi è capitato di cominciare a conoscere le "5 leggi biologiche" ...
non c'è dubbio: devo andare fino in fondo visto che "questi messaggi" mi sono arrivati da diverse parti e diametralmente opposte!

mmmmhhhh mumble mumble

 Vi siete mai chiesti se i medici,in caso di cancro, si curerebbero con la chemioterapia? (io no, finché non mi sono imbattuta in questa pagina...)

 http://osasapere.it/blog/2011/05/23/gli-oncologi-rifiutano-la-chemio/

tuttavia ora la mia ricerca sull'argomento continuerà.

giovedì 19 maggio 2011

da condividere e diffondere

Sì. Semplicemente, da leggere e diffondere.

http://www.albanm.com/

L’ASSOCIAZIONE A.L.B.A.
PROMUOVE IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DELLA 
COMUNITA' SCIENTIFICA DELLE 5 LEGGI BIOLOGICHE

scoperte dal dr. Ryke Geerd Hamer e da lui definite "Nuova Medicina Germanica"


 

Cari Amici:
 inondate la rete di queste informazioni più che potete!
Così nessuno potrà dire un domani:
"Ma io non lo sapevo"...


V CONGRESSO DI STUDI ALBA - ASSISI - 14-16 Ottobre 2011

sabato 23 aprile 2011

malanni di stagione ?!?

Beh il dubbio ce l'ho,  ce l'ho eccome visto che quei noduli (ormai famosi) non sono ancora identificabili con una "cicatrizzazione" (magariiiiiii).
Tosse fortissima che neanche la paracodina a momenti me la fa passare (a momenti eh?!), raffreddore "smocciolante" e mal di gola tipo spine di pesce conficcate nell'ugola, febbre, rantolio e fischietto, mal di testa, e... il dubbio!
(sarò stata imprudente a scoprirmi nelle giornate di sole e queste sono le conseguenze? "ad aprile non ti scoprire"! oppure c'è proprio quakkekkosa che non va?).
Non ci voglio pensare, e mentre canto mentalmente I Will Survive (stamattina quando mi sono svegliata, ero davvero a pezzettini...)  in cucina, mi prepararo una camomilla con miele e limone.
Non ho appetito(ovviamente), ma pensavo di prepararmi un brodo di riso e asparagi "selvaggi" per il pranzo di oggi (hai visto mai che mi rimettono al mondo?)


Coincidenze (le cose vanno sempre come devono andare)

Le coincidenze non sono mai tali: sono un velo dietro il quale si nasconde la Via che “qualcuno/qualcosa” ci suggerisce di seguire o d’interpretare il messaggio celato.

Ci sono state alcune date che ho notato si sono ripetute, e altre date che hanno coinciso con giorni “speciali”.
Quando ci ho fatto caso non ho potuto fare a meno annotarle.
Dunque vediamo:
il 13 maggio 2005 mi sottopongo alla biopsia dei linfonodi mediastinici (è il giorno dedicato alla Santa Beata Maria Vergine di Fatima, particolarmente cara Giovanni Paolo II e giorno in cui Ali Agca attenta alla sua vita nel 1981);
il 27 maggio 2005 mi reco all’appuntamento con l’oncologa (nello stesso giorno del 2004 ho ritirato l’esame istologico della conizzazione).
Il 28 maggio 2005 inizio la cura per ristabilire i valori dell’emocromo (un anno dopo mia cognata va nelle braccia del Creatore).
Il 9 giugno 2005 comincio la chemioterapia. Nel 2004 dello stesso giorno e mese, subisco l’isterectomia.
Il 2 agosto finisco la chemioterapia (compleanno di tre amici che hanno influito in modo particolare sulla mia vita in gioventù).
Il 12 settembre mi sottopongo alla lobectomia... (onomastico di mia sorella e il giorno dopo il mio compleanno) operazione a sorpresa: mi vengono asportate altre metastasi nascoste vicino alle corde vocali e dietro l’aorta (non erano state viste all’esame Tac preoperatoria).
Eh già! nello stesso giorno e mese (il 9 giugno del 2004) ho subito l’isterectomia per un carcinoma in situ. Gli esami pre-operatori comprendevano anche una lastra toracica che, a questo punto, non credo fosse stata controllata a dovere. Se fosse accaduto magari avrei saputo del cancro al polmone in quel periodo invece che con sei mesi di ritardo.
In effetti i chirurghi ginecologici non hanno controllato con i loro occhi la lastra toracica, ma si sono fidati del referto che non segnalava nulla di “strano”, tutto normale.
L’ho saputo perché poi ho chiesto in reparto (con non chalance e da infiltrata), se fosse normale routine il fatto di leggere solo il referto e non guardare affatto l’esame. Mi è stato risposto che sì, è proprio così e accade per ... mancanza di tempo, e per la fiducia riposta nel radiologo. Ma fosse per questo o per quel motivo io non lo trovo affatto professionale!
Non so come sarebbe andata la cosa se ci si fosse accorti prima del problema che avevo al polmone (un buco di 4 cm non può formarsi nell’arco di 4 o 6 mesi specialmente perché stiamo parlando di un macrocitoma e non di un microcitoma!). Forse non sarebbe cambiato nulla visto che mi ero sottoposta già a due operazioni in pochi mesi e probabilmente avrei comunque dovuto attendere, o forse sarebbe cambiato qualcosa quando mi sono recata dalla prima oncologa (quella per il "settore ginecologia").
L’appuntamento mi era stato fissato proprio dal reparto di chirurgia, ma soltanto dopo che avevo insistito sulla necessità o meno di una visita oncologica. Loro, nel dubbio, mi hanno poi indirizzato in oncologia ginecologica.
La dottoressa che ho incontrato mi ha praticamente visitato a voce (o quasi!)
“Ma perché le hanno consigliato di venire da me”? mi disse.
“Come sarebbe a dire?” pensai fra me, ma non mi sono fatta intimorire e le ho posto le mie domande:
“Siamo sicuri che non abbia bisogno di cure oncologiche? Devo stare tranquilla, anche se si è trattato un cancro di alto grado e microinvasivo? In questi casi non ci si sottopone a terapie?”.
Va bene che era un carcinoma in situ, ma era pure un CIN3 HSIL, e non so perché ma comunque non mi sentivo tanto tranquilla. Tuttavia ho trascorso quattro mesi in uno stato psicofisico davvero pietoso per i miei gusti, perché “faceva tanto male. Tutto.”
L’oncologa mi rimanda a casa con le rassicurazioni del caso: il protocollo non lo richiede (neanche una sbirciatina alla cartella clinica :(
Dopo soltanto 3 mesi comincia l’emottisi (ottobre 2004). Praticamente 4 mesi dopo l’isterectomia. Trascorreranno altri quattro mesi prima che si scopra che si tratta di adenocarcinoma polmonare.

Le domande che mi sono fatta e che ho posto ai medici, riguardo il fatto che non è stato scoperto né il carcinoma in situ attraverso i pap test precedenti e né l’adenocarcinoma polmonare, non hanno avuto risposta. Tuttavia mi sento di consigliare alcuni particolari accorgimenti quando ci si sottopone agli esami di prevenzione:
- notare se il pap test viene fatto a giro (perché se il carcinoma sta a ore 12 e si analizza soltanto a ore 6 non credo poi risulti);
- meglio fare l’esame in centri ospedalieri che hanno laboratori più specializzati (il lavoro del laboratorio è molto importante, e se il ginecologo privato si rivolge ad un analizzatore poco pratico il carcinoma gli può sfuggire);
- se proprio si sceglie il ginecologo privato e si ha qualche dubbio sulla propria salute, cambiare il ginecologo o fare due esami a breve distanza attraverso due ginecologi (due è sempre meglio di uno, specialmente se c’è il dubbio);
- la chemioterapia abbassa le difese immunitarie di molto, e per ovviare a questo inconveniente conviene bere molta acqua durante il procedimento della cura, inoltre è buona cosa premunirsi di vitamina B anche attraverso ovomaltina e orzo (le vitamine B vanno prese tutte perché se si prende soltanto la B12, ad esempio, questa può “annullare” le altre). Insomma è bene rinforzare le difese immunitarie da subito per non ritrovarsi dopo a pagarne il conto;
- la radioterapia (come per la chemioterapia) secondo me è meglio farne pochissima (se necessaria) perché i danni al midollo sono indelebili;
- esitstono anche altri metodi per sconfiggere il cancro: il primo in assoluto è rafforzare la salute.
Ci sono cure alternative a quelle tradizionali, e qui entra in ballo la Terapia Di Bella che se ne può usufruire soltanto se non si è già stati sottoposti (e devastati) alla chemio e radio. Infatti la Terapia Di Bella si basa sul rafforzamento del sistema immunitario e se questo è già stato indebolito, non può funzionare.
Ma c’è anche il metodo Nacci (su internet si può scaricare gratis il suo libro: Giuseppe Nacci, M.D. - Medico Chirurgo - Specialista in Medicina Nucleare).

Siti INTERNET che hanno messo in rete il suo libro: “MILLE PIANTE PER GUARIRE DAL CANCRO
SENZA CHEMIO” versione PDF. In ordine alfabetico:
E non per ultimo c’è anche il nuovo vaccino (che a vedere bene poi tanto nuovo non è): il CRM197. Una scoperta che la figlia del Dottor Buzzi sta provvedendo a divulgare pur incontrando molti ostacoli (in Italia non è stata accettata così come la Terapia di Bella, ma i risultati sono sempre più incoraggianti. Occorre però tenere presente che il CRM197 non è un chemioterapico, ma un vaccino, da applicare quindi come immunoterapia.
Notevole interesse stanno suscitando anche le ricerche in campo cardiovascolare che stanno rivelando come il CRM197 possa essere un vero e proprio "killer dell'arterosclerosi".
E’ doveroso ricordare che la CRM197, di cui è stata dimostrata scientificamente nel 1973 la non tossicità, è in commercio da 15 anni e viene utilizzata non solo come vettore di molti vaccini, ma viene spesso somministrata anche ai neonati.

venerdì 15 aprile 2011

Effetti delle radiazioni

tratto da Gli effetti delle radiazioni di Marina Cagol (http://www.donnediconoiosono.it/)

"Si dovrebbe a far bene, tenere un diario di tutte le esposizioni ai raggi X che avvengono nel corso della vita, perché conta anche il rischo frazionato, la somma di tutte le volte che si sono eseguiti esami radiografici.
Vi faccio degli esempi:
Ponendo come valore 1 la radiografia del torace ( 0,02milliSivert o mSv), questa corrisponde alla dose assorbita in tre giorni di radiazione naturale, quella che si assorbe semplicemente vivendo per tre giorni sul nostro pianeta.
Una TAC torace fa assorbire 9,5mSv, equivalenti a 75 radiografie del torace, cioè un’esposizione a 4 anni di radiazione naturale.
La TAC addome fa assorbire 15mSv, equivalenti a 752 radiografie del torace, cioè un’esposizione a 6,3 anni di irradiazione naturale.
Impressionante, no?
Si calcola che ogni 10.000 esami TC / anno ( effettuato con apparecchiatura multidetettore a dose minima efficace media di circa 10mSv) si manifestino 4-5 cancri fatali / anno.
Certo questi esami sono necessari , spesso essenziali per gli approfondimenti diagnostici e per le cure, ma non abusiamone. Possono essere dei salvavita ma come tutte le cose devono essere utilizzati nella giusta misura."

L'articolo di Marina mi è piaciuto tutto perché molto esaustivo, ma come non potevo estrapolare queste notizie in particolare? Se calcolo che ho fatto tre tac in 6 mesi (e tra l'altro ancora non sono venuta a capo della natura di quei noduli) ne deduco che se magari non avevo nulla ...adesso sono "rovinata"!!! 
(pensierino della sera) "E mo' vattene pure a dormì tranquilla" mi dico (ma tanto le dormite tranquille me le sono scordate da un pezzo!).

eh?! il prossimo controllo? mah! intanto faccio passare tutta l'estate (con le dita incrociate ...) poi Dio vede e provvede ;)

lunedì 28 marzo 2011

aggiornamento situazione noduli

Ma di cosa mi preoccupo dopo le notizie di questi giorni?
Terremoti, centrali nucleari, radiazioni, guerre, tzunami... e io che mi preoccupavo di questi noduli di natura ancora ignota che sono apparsi dopo il 5° anno a ricordarmi di continuare a fare controlli, a ricordarmi che sono già stata fortunata di mio ad essere ancora qui (visto che il mio cancro era inoperabile), a ricordarmi che comunque vada siamo tutti nelle mani di Dio, a ricordarmi che la vita è fragile, a ricordarmi di vivere intensamente essendo me stessa (siempre!), a ricordarmi che essere partecipi nel migliorare la società è il modo più bello di onorare la vita...
Aggiornamento situazione noduli: da sciogliere, ovviamente!

sabato 12 febbraio 2011

crm197 - cura del cancro

Quella tossina multiuso
Scritto da Administrator   
Monday 03 January 2011
Il settimanale Oggi ha intervistato la Dottoressa Anna Buzzi sul CRM197 e le sue possibili applicazioni in campo oncologico e cardiovascolare.
La Dottoressa ha fatto il punto sullo stadio attuale della ricerca per l'uso del CRM197 come anti tumorale, ricordando come permanga in Italia il consueto disinteresse verso questa terapia a seguito della mai cominciata e mal gestita sperimentazione di Empoli.
Per fortuna, ha aggiunto la figlia del Dottor Buzzi, prosegue, e con risultati sempre più incoraggianti, la sperimentazione giapponese: occorre però tenere sempre presente che il CRM197 non è un chemioterapico, ma un vaccino, da applicare quindi come immunoterapia.
Notevole interesse stanno suscitando anche le ricerche in campo cardiovascolare che stanno rivelando come il CRM197 possa essere un vero e proprio "killer dell'aterosclerosi".
Cliccando sul link sottostante è possibile scaricare l'articolo pubblicato da "Oggi".
Ultimo aggiornamento ( Monday 03 January 2011 )
 
L’oncologia ufficiale scopre le immunoterapie
Scritto da Administrator   
Sunday 26 September 2010
Come ci ricordano i quotidiani, l’oncologia sta facendo molti passi nella direzione delle immunoterapie. In Italia come in altri paesi.
Il concetto che è alla base di questa tendenza è: invece di usare armi necessariamente pesanti contro i tessuti malati, con inevitabili danni anche a carico di tutti i tessuti sani, vista la non specificità dei farmaci, e con effetti spesso transitori, è meglio convogliare le difese proprie dell’organismo, contro le cellule mutate. Questo dovrebbe consentire risultati migliori , più duraturi, e meno gravati da effetti collaterali. Si ritiene che il sistema immunitario di ogni individuo sia in grado di difendersi dalle malattie, anche dal cancro. Occorre capire come aiutare il sistema immunitario a difendersi da quelle forme di malattia, tumori compresi, che tendono a sfuggire al controllo. In generale negli ultimi anni non solo l’oncologia, ma tutta la Medicina ha cercato di curare, quando possibile, stimolando un’azione del sistema immunitario. I vari tentativi fatti in ambito Oncologico, certamente interessanti e promettenti, sono limitati dal fatto che le molecole responsabili dell’attivazione devono essere introdotte nelle cellule con sistemi molto sofisticati e artificiosi, rendendo difficile almeno per ora la realizzazione pratica sull’uomo. Tra questi abbiamo: lo sfruttamento delle cellule sentinella o dendritiche, che vengono “armate” con farmaci e così potenziate e addestrate a riconoscere cellule tumorali; l’uso di vaccini basati su microorganismi da inserire nelle cellule tumorali e contro cui incanalare l’azione del sistema immunitario; le modificazioni del genoma delle cellule neoplastiche o dei microorganismi stessi per ottenere (o per abbinare) una risposta immunologica contro qualche proteina tumorale. A questo proposito, due considerazioni:
  1. il trattamento con CRM197 si distingue perché è l’unico in cui la molecola usata incontra sulla superficie cellulare un suo recettore specifico e vi si aggancia spontaneamente senza la necessità di interventi artificiosi. Il recettore, HB EGF, è presente infatti su tutte le cellule dei mammiferi, ma particolarmente fitto su quelle tumorali e sulle placche aterosclerotiche e consente una attivazione del sistema immunitario contro queste due entità patologiche.
  2. è inoltre giusto sottolineare che la “via immunologica”, proposta come percorso d’avanguardia, ultima frontiera di una ricerca che si rinnova sempre, è in realtà una strada su cui qualcuno cammina pazientemente da 40 anni, tra l’indifferenza dell’Oncologia ufficiale.
D.ssa Anna Maria Buzzi