Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

domenica 24 marzo 2013

Informazioni e scelte

di Tim O'Shea
Traduzione e adattamento di Giorgio Beltrammi

Quando al cantante Warren Zevon è stato diagnosticato un cancro ai polmoni, i medici gli avevano dato tre mesi di vita. Ha rifiutato la chemioterapia perché avrebbe interferito con il lavoro al suo ultimo album. Ha detto in un'intervista, "Non volevo alterazioni drastiche nella mia salute - nient'altro che morire."
Warren è durato un anno, continuò a fumare, fino alla fine. Non esattamente un approccio olistico, ma ha quadruplicato la loro prognosi in assenza di trattamento. In base alla loro logica, credo che qualcuno potrebbe effettivamente pensare che, in un caso come questo, le sigarette sono state quattro volte più efficaci della chemioterapia per il cancro terminale al polmone.
Forse anche voi l'avreste detto alla fine, qualunque cosa accada, accadrà. Avete rifiutato il trattamento standard perché avete scoperto, attraverso ricerche o per esperienza personale, che nella stragrande maggioranza dei casi, semplicemente non funziona. Gli ultimi mesi di vita della gente sono infelici con esso.
Un buon guerriero deve sempre valutare la sua posizione attuale, valutare le sue perdite, le sue risorse e andare avanti. Allora come siete messi? Beh, siete vivi.
Forse vi hanno predetto che non lo sarete a lungo, oppure che avete X tempo per vivere. Chi se ne frega? Cosa ne sanno loro? Non siete più nella loro agenda, quindi il vostro calendario è più che mai aperto. Rifiutatevi di morire nei tempi previsti da altri.
Poi cos'altro avete? Beh, avete ancora qualche avanzo di vitalità, altrimenti sareste già morti.

Cos'è il cancro?

Chiunque può parlare di sistema immunitario, ma pochi sono in grado di dire che cos'è. Il sistema immunitario è un complesso di cellule e reazioni biologiche che l'organismo utilizza per allontanare ciò che non serve all'organismo per svolgere le sue funzioni.
Anche la maggior parte dei ricercatori ammette che nel corpo compaiono ogni giorno centinaia di cellule alterate potenzialmente tumorali. Queste cellule mutate sono create dall'organismo in risposta ad un preciso progetto con una precisa finalità. Il cosiddetto "cancro" viene avviato solo quando si verificano particolari situazioni (SBS) che sono del tutto sensate.
Queste cellule tumorali non attivano la risposta immunitaria di espulsione semplicemente perché non è necessario farlo. Esse prima devono compiere la loro funzione. Iniziano a proliferare per adempiere a funzioni utili alla soluzione del conflitto biologico. La loro mutazione e il loro accrescimento sono solo fenomeni temporanei.
Da un punto di vista meramente pratico, il "cancro" è solo un sintomo di un processo di alto livello, inteso a raggiungere uno scopo che è quello ascritto al tipo di tessuto coinvolto ed al valore dello shock che lo ha generato.
Una notizia particolare è quella per la quale molti tumori non vengono rinvenuti se non in corso di autopsia per una morte avvenuta per altre ragioni non oncologiche, il che sta a dimostrare che il fenomeno oltre ad essere asintomatico, non ha causato alterazioni particolari nella vita della persona. Gli esempi abbondano: numerosi casi di cancro alla tiroide, al pancreas, alla prostata vengono scoperti in corso in autopsia, senza che il deceduto avesse mai fatto visita al medico per quei tumori. Secondo uno studio citato nella rivista medica britannica Lancet del 13 febbraio 1993, lo screening precoce spesso porta a trattamenti non necessari: il 33% delle autopsie mostrano il cancro alla prostata, ma solo l'1% è morto per quella "malattia".
Dopo i 75 anni, la metà dei maschi può sviluppare il cancro alla prostata, ma solo il 2% muore a causa di questo. Ciò significa che il "cancro" alla prostata assolve ad una funzione silenziosa, ma preziosa che non invalida le funzioni organiche, se non quando viene erroneamente sottoposto a trattamenti violenti, che sono essi stessi la causa della sintomatologia patita dalla persona. Il corpo ha una potente capacità di incapsulare, a tempo indeterminato, aree di tessuto alterato. 
 
(devo dire che ho trovato molto interessante questo articolo, ma quello che ho pubblicato in questo post è soltanto una piccola parte! comunque, se garba anche a voi, il resto potrete leggerlo QUI)