Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

domenica 30 gennaio 2011

Quanto è utile la tac?

L'esame TAC può rivelare tante cose ma in quanti sanno cosa cercare? o meglio: quanti sanno leggere le immagini prodotte da questo particolare e specifico esame?
In questi cinque anni le mie tac sono state visionate pochissimo.
Di solito l'oncologo si è affidato alla lettura del responso più che alla lettura delle immagini. E siccome ora (dopo 5 anni) sono stati "avvistati" dei micronoduli (micro... quindi vedete che l'esame è ben specifico) mi sono precipitata dall'oncologo che non mi ha rassicurata affatto quando mi ha risposto: "può darsi che erano lì già da prima e non se ne sono resi conto".
A questo punto mi chiedo:
"Cosa le ho fatte a fare per 5 anni tutte queste tac se non c'è nessuno che le visioni?"
"Al medico radiologo che le effettua (e ne effettua molte in una giornata, moltiplicato per tanti giorni all'anno...) è mai possibile che possa sfuggire qualcosa?"
"Perché l'oncologo non è in grado di visionare le immagini quanto un radiologo?"
A queste domande mi sono risposta, ovviamente, ma la cosa non mi ha soddisfatta perché non mi ha portata da nessuna parte, se non al desiderio d'imparare a leggere le immagini ;)
Sotto consiglio mi sono anche rivolta ad uno specialista per diagnostica di immagini per sottoporre a confronto le tac precedenti con quella con i micronoduli avvistati, ma nulla di fatto! Il confronto non è stato possibile... Devo ripetere l'esame, mi è stato consigliato.
Ovviamente lo ripeterò ma restano senza risposte soddisfacenti le mie domande.

...nel frattempo che arrivi il giorno dell'appuntamento (già preso!) un po' di meditazione con tanto di mantra per la salute non me la toglie nessuno...

mercoledì 26 gennaio 2011

rimedi fai-da-me

Vivere la vita secondo i propri ritmi non ci fa stare in ansia.
Vivere con l'ansia è dannoso alla salute.
La salute è buona se si vive senza fretta interiore.
(voglio vivere secondo mio ritmo, secondo la richiesta della mia vera essenza, secondo me)

Ascoltare le opinioni degli altri è buona cosa.
Ascoltare i consigli della propria anima è ancora meglio.
Le azioni guidate dalla propria vera essenza sono il prodotto di una vita sana.
(tutti hanno sempre consigli da rifilare, ma io voglio vivere secondo i consigli della mia vera essenza)

E' difficile difendere le proprie conquiste mentali quando non le abbiamo ancora fissate in noi.
Difendere le proprie idee porta (spesso) ad arrabbiarsi.
Arrabbiarsi fa male alla salute.
(non voglio più difendere le mie idee perché non ne ho più bisogno e perché non devo dimostrare niente a nessuno se non a me stessa)

La mia vera essenza è connessa con l'energia universale (mantra del giorno)

sabato 15 gennaio 2011

eeeehhhmmmm

stavo cercando notizie utili per le conseguenze della bronchite in "pazienti con pregresso ca polmonare" e ho trovato questo articolo che pur se non mi ha meravigliata (perché ero già a conoscenza di cancropoli) voglio cmq postare

http://www.scribd.com/doc/20627526/Kankropoli-La-mafia-del-cancro

d'altra parte ho aperto questo blog anche "per informarci meglio bambina mia" (disse la nonna a cappuccetto rosso!)

mercoledì 12 gennaio 2011

Interessante!

Quello che voglio postare oggi è un link mooooolto interessante. Credo faccia piacere a tutti sapere che c'è questo Signor Medico di Torino che  non si limita a svolgere meccanicamente la sua professione per curare una persona dal male-che-fa-paura-solo-a-nominarlo.
Il dott. Maurizio Grandi spiega che il grande medico é colui che asseconda il proprio intuito, «come facevano i luminari del Settecento e dell'Ottocento che pur privi di strumenti sofisticati erano dei grandissimi diagnosti, perché ascoltando la voce interiore giungi a diagnosi che poi l'analisi confermerà». L’intuito anticipa e instrada, esalta le capacità del medico, il cui talento non è mai solo razionale, ma impalpabile, istintivo, subliminale. E flessibile, con se stesso e con gli altri. L’opposto della medicina in serie e di massa.
É convinto che il tumore rappresenti «una perdita di integrità, il venir meno dell'unità interna e del riconoscimento del sé e del legame del sé con gli altri» e che per combatterlo occorra ristabilire la propria armonia interna. La Fede aiuta moltissimo, Grandi insegna ad ascoltare il proprio corpo e il proprio spirito, ad esempio «riattivando i cinque sensi, di cui spessiamo perdiamo la consapevolezza». Dimostra come musica, carezze, profumi, immagini diano sollievo, gioia, forza interiore.

Mi verrebbe da dire che usa gli ingredienti vincenti, cioè la Sanità e la Santità, per far guarire completamente, ma non voglio depistarvi col mio modo di vedere la cosa e quindi... buona informazione!


http://www.ilgiornale.it/interni/il_medico_che_vince_tumori_curando_lanima/atletica-afghanistan-3/07-01-2011/articolo-id=497997-page=0-comments=1

domenica 9 gennaio 2011

2011

Problema ancora non risolto, ma per il momento "chissenefrega"! L'importante e "saper ridere e scherzare... pecché cca' bell'e buon' se more!" (Massimo Troisi)