Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

venerdì 31 luglio 2015

Papilloma virus: aggiornamento

nel 2008 avevo scritto un post su questo vaccino ma erano soltanto considerazioni poiché davvero non se ne sapeva niente, anzi meno di niente direi! Anche in rete non si trovavano informazioni ulteriori. A distanza di 7 anni ho trovato questo aggiornamento che non mi piace per niente (e purtroppo neanche mi meraviglia per niente! mi fa "solo" provare un sentimento molto simile all'inca...tura!)

Regno Unito: migliaia di ragazze danneggiate dalla vaccinazione contro il papilloma virus [HPV]

Regno Unito: migliaia di ragazze danneggiate dalla vaccinazione contro il papilloma virus [HPV]
Secondo quanto diffuso in data odierna dal sito web del quotidiano The Independent, sono migliaia le ragazze adolescenti del Regno Unito che hanno riportato danni cronici debilitanti a seguito della somministrazione routinaria – in ambito scolastico – della vaccinazione contro il papilloma virus [HPV].
Da gennaio 2005 a aprile 2015 sono più di 8000 [8 mila !!!] le ragazze adolescenti interessate dalle reazioni avverse – di cui più di 2500 rovinate a vita – causate da questo vaccino promosso in modo aggressivo dall’industria e dagli enti sanitari preposti.
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Si lascia intendere che questo vaccino previene il cancro della cervice dell’utero [non dell’utero] e si suggerisce di somministrarlo a spese della comunità alle ragazze dodicenni e, ultimamente, si spinge anche per somministrarlo ai ragazzi.
E’ bene ricordare che questo vaccino è dichiarato attivo solo su una piccola percentuale di ceppi responsabili delle infezioni da Papilloma virus, come si apprende dal bugiardino e dai documenti del produttore che, però, temiamo pochi leggano.
E, tanto per puntualizzare, sia chiaro che:
  • quelle infezioni sono comunissime in tutte le donne;
  • nella soverchiante maggioranza dei casi sono del tutto benigne e passano addirittura inosservate;
  • il cancro del collo dell’utero ha anche altre origini che non siano il virus e, comunque, quella malattia è facilmente diagnosticabile con grande precocità ed è altrettanto facilmente curabile;
  • nessun vaccino ha efficacia certa e, in caso di efficacia, questa non è affatto duratura.
Gardasil, prodotto dalla Sanofi Pasteur MSD per il mercato europeo e dalla Merck per il mercato americano, è sempre stato al centro di numerose polemiche fin dal momento della sua immissione sul mercato nel 2006.
Altresì, è bene ricordare che:
E in Italia? … Ovviamente siamo in controtendenza. Avevate qualche dubbio?
Gli articoli che vengono diffusi parlano di un’efficacia che varia dal 70% [da intendersi sulla frazione della malattia ascrivibile al virus e non sulla malattia per intero] e si possono trovare entusiasti che denunciano addirittura un 90% abbondante. Però… Però se si va a consultare il documento che il produttore ha consegnato alla Food and Drug Administration, l’ente statunitense certificatore per i farmaci, ecco che quell’efficacia precipita ad una media del 20,5% [VRBPAC Background Document – Gardasil™ HPV Quadrivalent Vaccine – May 18, 2006 VRBPAC Meeting], un risultato che non può che mettere in forte discussione l’utilità del prodotto, a qualunque fazione di tifo si appartenga.
E’ ormai un dato di fatto, accertato a livello mondiale, che le reazioni avverse esplicite sono riportatemaggiormente dopo l’iniezione dei nuovi vaccini contro il Papillomavirus umano [HPV] e sembrano essere più frequenti dopo la vaccinazione HPV rispetto ad altri tipi di vaccinazioni. E risulta davvero incomprensibile come certi procacciatori di vaccini giudicano questo vaccino così perfetto quando è causa di lesioni gravi o nei peggiori dei casi porta a morte.

Aggiornamento del 10/06/2015

Sperando di fare cosa gradita agli utenti che hanno messo in dubbio la veridicità di questa notizia confermiamo che i dati sono stati reperiti direttamente dal Governo Britannico attraverso l’utilizzo di unFOIA [Freedom Of Information Act]. Il FOIA è un atto legislativo che riconosce il diritto di libertà d’informazione e permette la divulgazione totale o parziale di informazioni e documenti inediti controllati dal governo; chiunque può richiedere informazioni, senza restrizioni di età, nazionalità ocittadinanza.

Posso confermare che la MHRA [Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency] nel Regno Unito ha ricevuto un totale di 21.822 segnalazioni di sospette reazioni avverse tra il 1 ° gennaio 2005 e il 22 aprile 2015, in associazione con i vaccini del programma di immunizzazione di routine, di cui 10.987 erano gravirapporti e 10.835 erano non gravi.
E’ quanto ha scritto il FOI team in una lettera di risposta, che è disponibile qui in formato PDF.

Da un calcolo più accurato dei dati si può affermare con certezza che più di 120.000 lesioni sono state associate ai vaccini HPV in un periododi 10 anni in Gran Bretagna.

Infatti le sospette segnalazioni di reazioni avverse [ADR] giunte al governo britannico rappresentano solo una piccola frazione del numero totale di reazioni avverse ai vaccini che in si verificano nella realtà.Come ha spiegato The Independent, il dato ufficiale di 21.822 spiega solo il 10% del numero di lesionieffettive, suggerendo che almeno 218.220 bambini e adulti nel Regno Unito sono stati danneggiati o uccisi dai vaccini negli ultimi dieci anni.
Pertanto, per i soli vaccini HPV sarebbero quindi da stimare ben 82.000 reazioni avverse, anziché un dato che minimizza la realtà del rischio relativo del vaccino.
Infatti, è bene ricordare che il programma di immunizzazione nazionale del Regno Unito col vaccino contro l’HPV è stato introdotto a settembre 2008, e la 3^ dose di quella campagna iniziale non è stata somministrata fino a maggio 2009. Pertanto il periodo rappresentato dalle sole reazioni avverse al vaccino HPV è di soli 6 anni anziché 10 anni come nel caso degli altri vaccini.
Ciò significa che, in proporzione al tempo, per un periodo di 10 anni, equivarrebbe a qualcosa come 13.713 segnalazioni di reazioni avverse solamente per i vaccini HPV, anziché 8228, moltiplicato poi 10 volte tanto per tenere conto dell’under reporting

La stessa MHRA ammette che:

Il numero di segnalazioni ricevute … non equivale direttamente al numero di persone che soffrono di reazioni avverse a farmaci per una serie di ragioni, in quanto questo schema è associato a un livello sconosciuto e variabile della sotto-segnalazione
e prosegue ammettendo che:

I tassi di segnalazione ADR possono essere influenzati dalla gravità delle reazioni, dalla loro facilità di riconoscimento, dall’estensione d’uso di un particolare farmaco, dalla promozione e dalla pubblicità di un farmaco.
Da notare bene che le reazioni avverse gravi riconosciute dalla MHRA  comprendono:
• reazioni avverse fatali
• reazioni avverse che mettono in pericolo di vita
• reazioni avverse invalidanti o inabilitanti
• reazioni avverse che causano anomalie congenite
• reazioni avverse che causano o prolungano il ricovero in ospedale
• reazioni avverse clinicamente significative
Non includono svenimenti e vertigini come qualcuno vorrebbe farci credere.
Sulla base delle ammissioni proprie della MHRA, circa il 32% [o 2.633] degli 8.228 ADR riportate associati a vaccini HPV erano “gravi”.
Se si rappresentano questi dati tenendo conto della sotto-segnalazione, questo numero sale fino a 26.330. Ovvero, il numero ufficiale riportato di eventi avversi gravi [SAE] associati alla vaccinazione contro l’HPV salirebbe dai 132 casi ogni 100.000 vaccinati a circa 1.320 per 100.000 vaccinati.
Se è vero che il sistema di farmacovigilanza, introdotto per fermare questo massacro, è sistematicamente ignorato, non possiamo esimerci dall’affermare che siamo di fronte a una “negligenza criminale“.

Quanto può essere sicuro questo vaccino?

E’ quanto si domandano sul Daily Mail dal 2 giugno. E il Daily Mail quota i concetti espressi dall’epidemiologo Tom Jefferson della Cochrane Collaboration.

E’ estremamente difficile pubblicare qualcosa contro la vaccinazione contro l’HPV. I vaccini sono diventati come una religione. Essi non sono qualcosa da mettere discussione. Se lo fai, sei visto come un estremista anti-vaccino.
I benefici del vaccino HPV sono pubblicizzati e i danni difficilmente indagati
Anch’egli è molto critico in merito all’uso fraudolento dei dati di sperimentazione clinica che vengono utilizzati dalle società farmaceutiche per giustificare il ricorso alla vaccinazione di massa. Infatti, egli aggiunge che

le aziende farmaceutiche possono nascondere i risultati negativi degli studi molto in profondità e gonfiare enormemente i vantaggi.
La ragione per l’introduzione della vaccinazione contro l’HPV è stata quella diprevenire il cancro del collo dell’utero, ma non ci sono prove cliniche per dimostrare che lo farà. Dobbiamo procedere con una linea molto attenta,soppesare i potenziali rischi e benefici che un vaccino può provocare.
Con il vaccino anti-HPV, i danni non sono stati adeguatamente studiati. Le autorità non vogliono sentire il concetto di effetto collaterale“.
Fonte: autismovaccini.org

un'altra fonte posta un video in cui parla Giuseppe di Bella:
http://www.lafucina.it/2015/07/30/papilloma-virus/ 


Una delle ultime truffe è il papilloma virus. L’80% dei tumori dell’utero non è causata dal virus perciò nell’80% dei casi la vaccinazione è inutile perché non viene dal virus.  La propaganda la fanno a carico dei contribuenti, le ASL danno i depliant informativi stampati con i soldi dei contribuenti, il fatturato della vendita del vaccino lo prendono le multinazionali. Perciò loro fanno fare la loro pubblicità a carico del contribuente, ma incassano loro.  Del Papilloma esistono numerosi ceppi, perciò il vaccino lo fanno con alcuni ceppi per cui già agiva nel 20% dei casi, ma se si selezionano i ceppi ancora meno.  Se una donna ha già una flora virale residente, ed è facilissimo perché è ubiquitario anche sulle donne che conducono una vita sana, il vaccino attiva i tumori. C’è un articolo molto polemico di una dottoressa che esemplificando dice "Se non hai il tumore dell’utero, te lo faccio venire io col vaccino". Infatti se c’è una certa quantità di virus il vaccino può attivare il tumore.

mercoledì 29 luglio 2015

Olio di cannabis: ennesima testimonianza

Gli hanno dato 18 mesi di vita. Ecco come ha curato "illegalmente" il suo tumore

David Hibbitt è un ragazzo inglese cui è stato diagnosticato nel 2012 un cancro al colon in fase 3. Dopo essere stato sottoposto a chemioterapia, radioterapia e un intervento chirurgico, i medici gli dissero che non ci sarebbe stato più niente da fare... al massimo avrebbe vissuto per altri 18 mesi.

cura cancro olio cannabis


David non si è dato per vinto e ha cominciato a informarsi e studiare sulle possibili “strade alternative”. La cura che sembrava più adatta al suo caso era quella a base di olio di cannabis, così ha deciso di provarla.
“Sentivo che la chemio mi stava uccidendo, ormai non avevo più niente da perdere. L’idea di morire senza aver lottato mi faceva impazzire. Si trattava della mia vita, non potevo fermarmi ai dogmi della medicina ufficiale.” racconta David in un’intervista.
Le spese da sostenere per la cura non superavano le 50 sterline al mese, decisamente più basse rispetto a quelle necessarie per la chemioterapia (decine di migliaia di sterline pagate dal sistema sanitario pubblico e quindi dalle tasse dei cittadini).

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Dopo neanche un anno il tumore era scomparso, le ultime analisi parlavano chiaro! David attribuisce la sua guarigione miracolosa all’olio di cannabis:
“Questa cura si è dimostrata infinitamente più efficace e meno devastante della chemioterapia. I dolori sono scomparsi del tutto e la qualità della mia vita è ritornata com’era un tempo. Voglio che questa mia testimonianza sia d’esempio a tutte quelle persone che non sanno come agire di fronte a questi problemi”.
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David è soltanto uno dei tantissimi casi di persone che hanno deciso di curare il tumore con la cannabis. Come il padre di un bambino di 8 mesi con un tumore al cervello considerato inoperabile (anche in questo caso la cura con l’olio di cannabis si è dimostrata miracolosa).
Il documentario “Weed” (Erbaccia) prodotto dalla CNN mostra numerosi pazienti che fanno uso di marijuana a scopo terapeutico con risultati sorprendenti.

Ronnie Smith sostiene di aver curato più di 300 persone dal cancro (compreso se stesso) utilizzando l’olio di cannabis (marijuana). Il sig. Smith in California autoproduce il suo olio facendo crescere le piante nei suoi terreni, questo è possibile perché ha la licenza d’uso di marijuana a scopo medico.

Rick Simpson è un’altra persona che ha curato il cancro con la marijuana. Lui spiega che le grandi aziende farmaceutiche hanno interesse che le straordinarie proprietà curative della marijuana non siano divulgate, perché troppo economica rispetto alle costosissime cure tradizionali da cui traggono enormi profitti.

Fonte:
 dailymail.co.uk
http://www.panecirco.com/cura-olio-cannabis-david-hibbitt/

martedì 28 luglio 2015

Cancro al seno in fase precoce: un trattamento alternativo

crioablazione IceCure

Da alcuni anni esiste una alternativa meno conosciuta alla mastectomia e alla chemioterapia per trattare il cancro al seno. Si chiama crioablazione, un processo che congela il tumore senza implicazioni chirurgiche e ricoveri in ospedale. Questa tecnica è utilizzata anche per eliminare gli inestetismi della pelle come ad esempio le verruche. Tuttavia, essa ha l’inconveniente di essere imprecisa e di essere applicabile solo in sala operatoria.
Ma Ice Cure, una startup israeliana, sostiene di aver sviluppato un nuovo sistema, l’IceSense3, che sarebbe più efficace ed utilizzabile in un semplice laboratorio. Analogamente, l’operazione non necessiterebbe di un chirurgo e durerebbe solo alcuni minuti. Un altro vantaggio sembrerebbe essere l’utilizzo di anestesia locale e la totale assenza di cicatrici e punti di sutura. Hezi Himelfarb, CEO di IceCure, sostiene che l’unico effetto collaterale sia un senso di lieve congestione al petto per alcune ore.

Come funziona?

Il congelamento viene effettuato con una sottile sonda che contiene azoto liquido a -170 gradi. Il medico inserisce la sonda nel tumore diffonde l’azoto che creerà una palla di ghiaccio che ricopre il tessuto congelato.
Quando i tessuti congelano, muoiono e l’astuzia risiede nel creare una bolla di ghiaccio abbastanza voluminosa da inglobare l’intera crescita dei tessuti.
Come spiegato da Himelfarb:
Se il tumore è benigno e misura 2 centimetri di diametro, basta creare una “borsa del ghiaccio” di circa due centimetri. Se la massa cancerosa misura 2 centimetri di diametro, sarà necessario iniettare 4-5 centimetri di azoto al fine di avere un margine di sicurezza. Così, per un tumore benigno l’operazione richiede tra i 7 e i 10 minuti, mentre le cellule tumorali congelano in 15 minuti. A confronto, la crioablazione tradizionale dura in media 45 minuti.
Ormai è chiaro, i due innegabili vantaggi di questa tecnica sono:
  • velocità;
  • efficienza.
Questa nuova tecnologia proposta da IceCure rimane attualmente adatta per il trattamento di piccole escrescenze. Inoltre, la forma del tessuto non deve essere troppo irregolare per non rischiare di rendere lo strumento inappropriato.
Trattiamo unicamente il cancro al seno ad uno stadio precoce
Il sistema ha ricevuto l’approvazione della Food and Drug Administration ed il marchio CE europeo. Tutto ciò ha permesso di esportare questa nuova tecnica negli Stati Uniti, a Hong-Kong, in Thailandia e in Italia. Per convincere i medici del mondo intero a servirsi di questo dispositivo, l’azienda israeliana ha messo online i risultati di test clinici effettuati sull’utilizzo di IceSense3 ed utilizzati in più di 10 ospedali americani.

Utilizzato inizialmente solo per trattare tumori benigni, la tecnologia IceCure potrà in futuro essere adattata per lottare contro altre forme di cancro. Studi su questo aspetto sono attualmente in corso nel centro medico Bnei Zion di Haifa. IceCure, quotata alla borsa di Tel Aviv dove ha ottenuto quasi 40 milioni di dollari dalla sua creazione nel 2006, non smette di crescere. Il fatturato stimato per l’anno 2014 è 1,1 milione di dollari.

I messaggi del corpo

A proposito del "connettersi con se stessi" posto qui un breve estratto del libro di Louise Hay:

Il corpo, come ogni cosa nella vita, ci fa da specchio dei nostri pensieri e delle nostre credenze più intime. Le cellule rispondono ai nostri pensieri. Se capiamo quale “schema mentale” c’è dietro la malattia possiamo guarire. La malattia è il modo che usa la nostra coscienza per indicarci che stiamo nutrendo pensieri depotenzianti, che stiamo sostenendo delle credenze che non ci sono utili, che stiamo pensando dei pensieri negativi e che stiamo facendo resistenza al nostro massimo bene. Ogni sintomo è un messaggio.
(Louise Hay)

Secondo la Metamedicina ogni sintomo (dolore, malattia ecc..) che il corpo ci invia è un messaggio. Quindi è fondamentale individuare l’organo che ci fa male, perché ci indica la soluzione. Facciamo un esempio, se ho problemi di stomaco (ha la funzione di digerire) sicuramente c’è qualche evento nella mia vita che non “digerisco”. Se ho un problema alle gambe molto probabilmente non voglio progredire, ho paura ad andare avanti ecc… 
Di seguito elenco altri esempi in modo tale che puoi affiancare la tua guarigione ad un cambio di pensieri, perchè il tuo corpo risponde sempre ai tuoi pensieri: Se pensi pensieri felici e di salute non puoi essere malato.

Le emozioni negative protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in disagi e quindi in malattie.  Ogni parte del nostro corpo ha una sua chiave di lettura, ecco dunque il significato della malattia o meglio della mancanza di armonia psico-fisica a seconda delle zone nella quale si presenta. Questo significa che puoi guarire se cambi i tuoi pensieri e le tue emozioni, infatti la guarigione è sempre dei pazienti.

Anoressia/Bulimia Odio verso se stessi, negazione del nutrimento vitale, mancanza di autostima, mancanza di fiducia in se stessi.

Artrite Critica ed autocritica, perfezionismo, rigidità mentale, serietà, mettere i puntini sulle i.

Asma Senso di soffocamento, amore soffocante, senso di colpa, complesso di inferiorità, mancanza di fiducia in se stessi

Braccia Vecchie emozioni trattenute nelle articolazioni, difficoltà a lasciare andare il passato ed i ricordi, attaccamento

Cancro Profondo risentimento, senso di impotenza, sfiducia, autocommiserazione, odio per se stessi, disperazione

Cefalea Stress, tensione mentale, invalidazioni del sé, ruminazioni dei pensieri, pensieri stagnanti, senso del dovere

Collo Inflessibilità, rigidità, severità, autodisciplina

Cuore Negazione verso l’amore e verso la gioia, paura di concedersi e di concedere, anche paura delle responsabilità

Diarrea Paura di trattenere qualcosa per se stessi, senso di colpa e di inadeguatezza, sentirsi non meritevoli

Dita Indice: ego, rabbia e paura. Pollice: preoccupazioni, paura delle responsabilità, Medio: Rabbia repressa, Anulare: unioni dolorose amorose o famigliari, Mignolo: Finzione, mancanza di verità, autocommiserazione

Dolore Fisico Autopunizione, senso di colpa, senso di inadeguatezza a fronteggiare le situazioni, senso di inferiorità

Emicrania Ruminazione dei pensieri, idee fisse, troppi pensieri, senso di responsabilità pesanti, stress, perfezionismo e frustrazione

Febbre Rabbia inespressa, emozioni represse, senso di colpa ed inadeguatezza, desiderio di fermarsi

Fistole Irritazione nei confronti degli altri, fastidio

Gambe Paura ad avanzare, vita troppo frenetica, responsabilità incombenti, fretta, desiderio di fermarsi a riposare

Genitali Rifiuto della sessualità sentita come un senso di colpa o come qualcosa di sporco e non meritevole di essere vissuto liberamente

Infezioni urinarie Rabbia, paura dell’altro sesso, ferite non risolte, senso di colpa

Vaginite Ferita amorosa da parte di un particolare partner non risolta

Prostata Mancanza di autostima, ansia da prestazione, senso di inadeguatezza

Sindrome premestruale Negazione della propria femminilità e del valore della donna

Ginocchia Inflessibilità, incapacità a piegarsi, senso di orgoglio ferito, ego, testardaggine, paura verso i cambiamenti, ipocrisia

Gola Paura di cambiare, incapacità di farsi valere, rabbia, creatività frustrata. Laringite: troppa rabbia per potersi esprimere. Mal di gola: rabbia trattenuta. Tonsillite: creatività soffocata. Tiroide: trattenere le emozioni

Gonfiori Pensieri stagnanti, lacrime trattenute, tristezza inespressa, paure represse, sentirsi intrappolati

Ictus Pensieri negativi, blocco della gioia e dell’espressione, Forzature

Incidenti Espressione di rabbia, rabbia verso qualcosa o qualcuno, frustrazione, ribellione, desiderio di fermarsi a riflettere

Mammelle o seno Sentimento materno e protettivo talvolta eccessivo nei confronti di una persona, figlio, figlia, nipote,  partner, o altra persona che si desidera proteggere, o situazione o animale domestico

Mani Trattenere troppo a se stessi relazioni o cose materiali, anche denaro. Artrite alle mani: autocritica, critica verso gli altri, critica subita dagli altri

Obesità Bisogno di protezione, insicurezza, senso di colpa e di inadeguatezza, crearsi uno scudo protettivo verso gli altri e la società, isolamento

Orecchie Rifiuto ad ascoltare gli altri, ottusità Mal d’orecchie: rabbia inespressa. Sordità: rifiuto delle idee altrui, isolamento

Piedi Auto comprensione, paura ad avanzare, mancanza di radicamento e di concretezza

Polmoni Incapacità di assorbire e dare la vita, negazione della società e degli altri, ansie inespresse. Enfisema polmonare o fumo eccessivo: rabbia inespressa, rigidità, auto negazione

Rigidità Corpo rigido = mente rigida, inflessibilità, rigidità di idee, desiderio di affermare la propria idea, blocchi emotivi, resistenza al cambiamento o alle idee altrui

Schiena Parte cervicale: mancanza di sostegno emozionale. Parte toracica: senso di colpa, paure inespresse, emozioni represse. Parte lombare: autodistruzione, senso di autocommiserazione e di inadeguatezza

Stitichezza mancanza di fiducia di sapersi sostenere, tendenza a trattenere ed accumulare, difficoltà a lasciare andare il passato, i ricordi o le proprie idee

Stomaco Paura, incapacità di dirigere le proprie idee, la propria creatività, le proprie aspirazioni, sentirsi vittime o succubi di qualcosa o qualcuno, dover accettare un evento che ha una forte carica emozionale;

Testa Senso di inadeguatezza nel mondo con gli altri e con la società, conflitto tra istinto e pensiero;

Ulcera mancanza di autostima, senso di colpa e di inadeguatezza, paura di non essere all’altezza delle situazioni o dell’aspettativa delle persone

Ustioni e infiammazioni rabbia inespressa situazioni di agitazione represse

Utero Tumore all’utero, misoginia, rifiuto della propria femminilità, sensi di colpa di tipo sessuale.

(altre info, altre fonti sulla Metamedicina: http://parliamodicancro.blogspot.it/2014/02/conferenza-gratuita-online-di.html)

venerdì 24 luglio 2015

Esami e falsi positivi

Negli ultimi due mesi a questa parte non ho fatto altro che assistere a dichiarazioni di diagnosi sbagliate. Ci sta pure che ci si può sbagliare ma non ci sta che si insista su evidenti (anche a me che non sono medico) falsi positivi "confermati" da referti che accompagnano gli esami e che il medico di turno legge e su questi si basa senza neanche dare un'occhiata alla tac o alla pet o ad una semplice radiografia. Questo non ci sta!!
Risultato?
tanto panico nel paziente. E lo sappiamo bene che non è affatto utile la paura: se non ce l'hai te lo fa venire un malanno!!



E come se non bastasse mettiamoci pure la "grazia" con cui si è comunicato con questi due presunti "malati di cancro"!
eh certo che quei due medici non sarebbero buoni nemmeno per zappare la terra, poiché anche i frutti per crescere hanno bisogno di una buona dose di sensibilità!!

Ah, mio zio lo diceva spesso: "un buon medico deve avere un dito di esperienza e un braccio di coscienza". Mai come adesso capisco cosa intendesse!

Comunque, anche a me è successo che la PET mi desse un esito falso-positivo (veramente è capitato per 2 volte!) e un'altra volta è successo che mi hanno scambiato la scintigrafia ossea con un'altra... mi hanno telefonato dopo un anno per dirmi di tornare a prendere la mia!!, tuttavia sono riuscita a mantenere la calma. Però anche soltanto per questo, comprendendo come si sentivano e cosa avrebbe comportato lo shock alle due malcapitate di turno, ho cercato di tranquillizzare queste due persone che si sono sentite diagnosticare una tale malattia come una doccia gelata in pieno inverno (con questa "grazia").
Il mio tentativo è risultato quasi inutile (e lo capisco benissimo) perché ormai la paura la stava facendo da padrona (ma non è durato molto a lungo), e così a distanza di un mese, "per controllare meglio ciò che non si vedeva bene con la tac senza contrasto" è stata prescritta un'altra tac (stavolta con contrasto e pure total body)! L'esito è stato lo stesso di quella senza mdc (il nuovo referto sembrava quasi un copia-incolla!).
E allora?
Eventualmente a richiedere anche una PET per "vedere meglio"?
E specialmente: a cosa è servito farne un'altra se neanche viene guardata (quattro occhi vedono meglio di due) e ci si fida solo del parere del radiologo?
Non è un essere umano pure lui (il radiologo) e in quanto tale può "sbagliare a scrivere"?
Certo che si!! (è capitato anche questo: "versamento addominale" mentre invece avrebbe dovuto aggiungere un "non". Cosa che ha fatto dopo, quando le sono stati richiesti ragguagli in merito alla dicitura: "beh, è stato un errore di trascrizione, mi scusi").
E se non si fossero chieste spiegazioni su quella dicitura?
Questa persona sarebbe andata a casa con il cuore piccolo piccolo.
E se il referto fosse stato letto dal medico così come era stato scritto in prima battuta dal radiologo?
Credo ci sarebbe stato un ricovero immediato e un nuovo grande shock da digerire.

Ma visto che ci sono anche altri metodi probabilmente più certi e meno invasivi, perché non utilizzarli?

Quindi, i falsi positivi possono esserci eccome, e in tutti gli esami non solo per quanto riguarda alcuni: se ne fate due uguali ma in posti diversi i risultati saranno diversi, anche di poco ma saranno diversi! Provate con delle semplici analisi del sangue e urine. Ovviamente ho le prove di quello che dico!
E di fatto, se avessi dato retta al primo responso delle analisi delle urine mi sarei dovuta sottoporre ad un bombardamento di antibiotici "consigliati" dal mio medico (e neanche si sapeva se avrei risolto tanto in fretta!), ma poi insieme abbiamo scelto di ripetere l'esame altre due volte, e infatti, a distanza di 15 gg. l'uno dall'altro, tutto era "sparito" con incredibile meraviglia del mio medico (doppia meraviglia per lei considerato che già dal primo responso era rimasta sbigottita!)

E' bene dirlo che, come ci sono i falsi positivi ci sono anche i falsi negativi, e quindi l'unica cosa che possiamo fare per preservarci da certi shock e anche per preservarci dalle malattie in genere, è mantenere alte le nostre difese immunitarie, possibilmente mangiare vegano (o pochissima carne se proprio non si riesce a farne a meno), mantenere pulito l'intestino (non avete idea di quanto sia intasato di scorie e quanto questo può essere dannoso per l'intero organismo).

E' MEGLIO RAFFORZARE LA SALUTE, NON COMBATTERE LA MALATTIA!