Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

mercoledì 19 ottobre 2016

Apiterapia


Uso del veleno d'api nelle terapie mediche


Il dottor Anton Tere, nell'
anno 1870, fu il primo medico (in età moderna) ad applicare le punture delle api nelle terapia delle malattie reumatiche. La maggior parte della ricerca europea, fu condotta felicemente, tra il 1920 e il 1940.

Negli anni 30 il prof. Bodog F. Bach, medico a New York, si interessò particolarmente all'apiterapia, utilizzando il veleno delle api per le malattie reumatiche. Curava molti casi ottenendo eccellenti risultati.

Dopo la seconda guerra mondiale alcuni medicinali "miracolosi" come il cortisone e gli antibiotici, fecero il loro ingresso nel campo medico. I corticosteroidi ed altri medicinali di questo tipo dominarono la scena delle malattie reumatiche, ebbero ed hanno un notevole successo soprattutto per quanto riguarda la loro azione antidolorifica. Molti di questi farmaci però, si sono rivelati dannosi per i gravi effetti collaterali che producono, a volte peggiori della stessa malattia. Nuovi medicinali sono stati prodotti per provare a diminuire questi effetti secondari, ma finora con poco successo.

All'inizio degli anni '50, il dottor Broadman, di New York, si interessò alla terapia con il veleno delle api, ottenendo notevoli risultati. Nel 1962 ha pubblicato un libro intitolato: "Il veleno dell'ape, trattamento naturale di reumatismi ed artriti".

(...)il veleno dell'ape stimola le capsule surrenali inducendo un aumento del tasso di cortisone nel plasma sanguigno, che perdura per oltre una settimana. Il veleno dell'ape stimola l'intero sistema immunitario. (...)manifesta una spiccata azione antivirale e anticancerogena. (...)la terapia con il veleno d' pi va effettuata sotto attento e scrupoloso controllo medico, poiché essa può produrre, in individui particolarmente sensibili (con sistema immunitario alterato), reazioni immunitarie talmente gravi da rasentare la morte."

(tratto dal libro APITERAPIA di UMBERTO NARDI 1996 Aporie Edizioni)

L'ape, presente sul nostro pianeta da oltre quattro milioni di anni, è la produttrice e la dispensatrice di sostanze di prezioso valore alimentare.
Sino a non molto tempo fa l'uomo le ha utilizzate sulla base di esperienze contadine. Soltanto nell'ultimo secolo si sono effettuati studi sulla fisiologia dell'ape, sull'organizzazione sociale e sul sistema produttivo.
Recentemente, anche grazie ad osservazioni empiriche tramandateci da millenni, il mondo scientifico ha iniziato a studiare e sperimentare, in campo dietetico efarmacologico, i prodotti dell'alveare (miele, polline, pappa reale, propoli, veleno, cera d'api).

Questo volume nasce dalla necessità di conoscere più a fondo la vita e l'organizzazione di questo insetto, ma soprattutto di conoscere meglio le possibili utilizzazioni dietetico-farmacologiche dei suoi prodotti.
Apiterapia rappresenta un'excursus sui prodotti dell'alveare, sulla loro composizione,sulla loro migliore utilizzazione e sul frutto delle più recenti ricerche e scoperte scientifiche.
 
Ok, fin qui la premessa sugli studi relativi all'apiterapia
... e ora passiamo alla testimonianza di Massimo Cittadini, apicoltore doc e persona squisita che ho la fortuna di conoscere personalmente.
 

L'apiterapia l'ha sperimentata su se stesso e quindi le seguenti foto che vado a postare sono relative all'effetto che ha avuto sulle verruche plantari di cui soffriva.
 
Come ci spiega Massimo stesso: "le verruche plantari sono piccole ma fastidiosissime escrescenze cutanee che originano tra le dita dei piedi o lungo la loro pianta. Una verruca è un piccolo tumore benigno della pelle, che ha la forma di un'escrescenza dura."


foto di Massimo Cittadini. 
foto di Massimo Cittadini. 

La prima foto mostra il piede sinistro dopo la terapia con il veleno delle api. Le altre due foto mostrano le fasi del trattamento sul piede destro.
 

martedì 18 ottobre 2016

Crioablazione a Roma

Si fa! Si fa!
L'ho saputo soltanto a fine settembre ma nonostante tutto l'impegno che ci ho messo per reperire ulteriori informazioni, più di tante (poche) non sono riuscita a raccoglierne.
Ero sul posto, in prima linea (al Campus di Trigoria per sottopormi ad una tac post-Cryo), eppure, anche se in quello stesso giorno (mercoledì) si praticava il trattamento, più di tanto non mi hanno saputo dire (ma che è un segreto?!).

Prima di cominciare l'esame mi hanno dunque sottoposta alle domande di rito, tra le quali:
- l'ha fatta qui? (e io, pensando che si riferiva alla tac precedente, ho risposto che l'avevo fatta altrove, poi capito il qui pro quo mi ripetono la domanda in modo più dettagliato e capisco che anche al Campus praticano la Cryo (eh ma allora ditelo!)
- che il medico che la pratica si chiama Grasso Rosario Francesco
- che "sono anni che la facciamo anche qui" (ma poi ho saputo che si riferivano esclusivamente a quella epatica e non polmonare)
- che "bisogna fare un colloquio con il radiologo interventista per sapere se si può fare" (ma va?!)
Tuttavia, non mi sono data per vinta e, uscita dalla radiologia, ho cercato ulteriori informazioni allo sportello dedicato prettamente alla radiologia: apriti cielo ..."de che sta' a parlà sta marziana"? 
Poi trovo un'anima pia che mi conferma che "sono anni che facciamo la cryo ablazione epatica ma non può prenotarla deve prendere un appuntamento con il dott. Grasso" (ho capitoooooo!!).

Il messaggio-suggerimento che ho voluto e dovuto lasciare in radiologia è stato quello di aggiornare il loro sito, perché non si legge da nessuna parte che praticano questo trattamento e le persone che sono interessate non ne possono venire a conoscenza, neanche passando nei meandri del web. Giusto con un passaparola!
e infatti, immettendo la parola  crioablazione nel sito il risultato è:

Ad oggi (passato un mese) non so se hanno aggiornato il sito ma intanto vi posto la "notiziona" qui con tanto di recapiti e vi passo la palla per il recapito di ulteriori informazioni.

ah, per la cronaca: da poco hanno cominciato a farla anche polmonare (così mi hanno detto e così vi dico).

ok passo ai nr. di contatto cominciando dalla radiologia (inutile telefonare al centralino perché non saprebbero darvi informazioni specifiche se non quelle di rito):
 06- 225411707

certamente per sapere se potete farla dovrete "prendere un appuntamento con il radiologo interventista dott. Grasso Francesco" e credo proprio che dovrete passare per il Centro Unico di Prenotazione (CUP) - dal lunedì al venerdì ore 8.00/16.00 
 06.87434343

ai seguenti link alcune info sul dott. Rosario Francesco Grasso (ce lo metto perché si sa che la scelta del medico è una questione di fiducia, e quindi bisogna pur avere la possibilità di conoscerlo in qualche modo prima di scegliere, perciò oltre al link del curriculum vi posto anche una sua chiacchierata trovata su you tube):



detto tutto quello che potevo dirvi sulla crioablazione a Roma, se riuscite ad estrapolare voi maggiori informazioni o se volete raccontare qui le vostre esperienze personali, vi invito a farlo (sapevatelo!). Niente che è "i nostri eroi riusciranno in qualche modo a passar parola!"

Buona Vita