Ci sono una serie di domande alle quali non ho saputo rispondere per bene quando, a cose fatte, amici e parenti ai quali ho dato la notizia del trattamento (questo sconosciuto) a cui mi sottoporrò, me le hanno sciorinate.
Vero che mi ero informata sul trattamento, sì, ma a quanto pare non abbastanza! D'altronde ho avuto poco tempo a disposizione, e inoltre neanche tante informazioni approfondite ci sono in rete eh?! o perlomeno, io non ne ho trovate subito, perciò sono andata a cercarle direttamente alla fonte, cioè da chi mi praticherà questo trattamento (il dottor Luca Carmignani), e quindi le ho inserite al seguito delle domande.
Dunque, le più frequenti sono state queste:
- Come funziona?
Enza Colotti Conte |
Dott. Luca Carmignani Radiologo interventista oncologico |
Dunque, le più frequenti sono state queste:
- Come funziona?
Sotto guida eco o TAC (fase di centraggio) si mette uno o più crioaghi nella lesione (dipende da quanto questa è grande). Questi congelano velocemente e poi scongelano lentamente la lesione stessa, provocando così uno shock termico alle cellule tumorali che non sopravvivono.
- Quindi, congelano il tumore poi lo sgretolano e lo aspirano via?
No, non si sgretola e non si toglie niente, la lesione semplicemente va incontro a necrosi per morte delle cellule che la compongono, poi col tempo cicatrizza.
No, non si sgretola e non si toglie niente, la lesione semplicemente va incontro a necrosi per morte delle cellule che la compongono, poi col tempo cicatrizza.
- Si risolve con una sola seduta?
Il
numero di sedute dipende dalla lesione, soprattutto da quanto è grande,
da dove si localizza e da quali sono le strutture vicine.
- Con quali criteri si decide se applicare la crioablazione o la termoablazione?
Idem per i criteri di scelta tra termo e cryo (dipende dalla lesione, da quanto è grande, dove si localizza e dalle strutture vicine).
- Che differenza c'è tra le due?
La cryo (congelamento e scongelamento) di solito non richiede sedazione ma solo anestesia locale e blanda analgesia.
La termo, coagula la lesione con una buona dose di calore (sempre attraverso gli aghi che si posizionano con la stessa tecnica che si usa per la cryo) e necessita di sedazione totale.
La termo, coagula la lesione con una buona dose di calore (sempre attraverso gli aghi che si posizionano con la stessa tecnica che si usa per la cryo) e necessita di sedazione totale.
- Ma ti faranno anche la biopsia durante la seduta?
Volendo, la faranno appena prima del trattamento.
- Ti faranno la cryo o la termo?
Questo è da decidere: il mio caso è in discussione al Gruppo Oncologico Multidiscipinare(*) del S. Jacopo a Pistoia, ma si vedrà meglio il da farsi in fase di centraggio.
- Ma chi farà il trattamento?
Il trattamento lo fa il radiologo interventista (in questo caso, il dott. Carmignani).
NB: Il radiologo interventista solitamente svolge operazioni come agobiopsie/agoaspirato (ma non solo), e quindi quando parlo di "radiologi interventisti oncologici" mi riferisco a coloro (pochissimi) che intervengono sui tumori attraverso il trattamento della termoablazione e cryoablazione. Questi dottori non sostituiscono la figura dell'oncologo o del chirurgo ma direi che rappresentano una categoria a se (tutta nuova) che definirei alternativa (della medicina ufficiale) alla chemio e alla chirurgia quando queste non possono essere applicate.
Oh, di nuovo c'è che nel frattempo ho finalmente trovato un paio di siti dove le informazioni sono ancora più dettagliate. I links di riferimento sono:
- questo (a cura di Daniela Ponticelli, Ufficio Stampa USL 3 Pistoia)
- e questo (si tratta della pagina web del dott. Claudio Pusceddu). Cliccando sulle foto mostrate nel sito si può vedere in dettaglio anche la pratica del trattamento, ma è consigliato ai meno fifoni (eh eh eh)
Ovviamente si tratta di nozioni tecniche. Per quanto riguarda invece racconti di esperienze personali, nada de nada. Vorrà dire che comincerò io a metterne in rete! Post in fase di preparazione...
(*) La selezione dei pazienti prevede un percorso interdisciplinare che coinvolge molte figure professionali che si riuniscono nel cosidetto GOM (gruppo oncologico multisciplinare) costituito dall’oncologo, dal chirurgo generale, dal radioterapista, dal radiologo interventista e da altri specialisti delle varie branche. Tale percorso è di cruciale importanza per stabilire l’approccio diagnostico – terapeutico più adeguato per i pazienti oncologici, anche per coloro che non sono candidati all’intervento chirurgico, che resta ovviamente il trattamento di scelta.
NB: Il radiologo interventista solitamente svolge operazioni come agobiopsie/agoaspirato (ma non solo), e quindi quando parlo di "radiologi interventisti oncologici" mi riferisco a coloro (pochissimi) che intervengono sui tumori attraverso il trattamento della termoablazione e cryoablazione. Questi dottori non sostituiscono la figura dell'oncologo o del chirurgo ma direi che rappresentano una categoria a se (tutta nuova) che definirei alternativa (della medicina ufficiale) alla chemio e alla chirurgia quando queste non possono essere applicate.
Oh, di nuovo c'è che nel frattempo ho finalmente trovato un paio di siti dove le informazioni sono ancora più dettagliate. I links di riferimento sono:
- questo (a cura di Daniela Ponticelli, Ufficio Stampa USL 3 Pistoia)
- e questo (si tratta della pagina web del dott. Claudio Pusceddu). Cliccando sulle foto mostrate nel sito si può vedere in dettaglio anche la pratica del trattamento, ma è consigliato ai meno fifoni (eh eh eh)
Ovviamente si tratta di nozioni tecniche. Per quanto riguarda invece racconti di esperienze personali, nada de nada. Vorrà dire che comincerò io a metterne in rete! Post in fase di preparazione...
(*) La selezione dei pazienti prevede un percorso interdisciplinare che coinvolge molte figure professionali che si riuniscono nel cosidetto GOM (gruppo oncologico multisciplinare) costituito dall’oncologo, dal chirurgo generale, dal radioterapista, dal radiologo interventista e da altri specialisti delle varie branche. Tale percorso è di cruciale importanza per stabilire l’approccio diagnostico – terapeutico più adeguato per i pazienti oncologici, anche per coloro che non sono candidati all’intervento chirurgico, che resta ovviamente il trattamento di scelta.
ciao; in primo incontro, un primo appuntamento con chi lo si deve fissare? e come?
RispondiEliminagrazie
Ciao!
Elimina- Il primo incontro è con il radiologo interventista che valuta se il caso sottoposto è trattabile.
- con chi: se sei della Toscana allora il radiologo di riferimento è il dott. Luca Carmignani, se sei della Sardegna allora qui abbiamo il dott. Claudio Pusceddu, se sei di Roma qui abbiamo il dott. Grasso.
- basta telefonare o contattare via email.
tra le etichette elencate in questo blog, cercando i nomi dei dott. che ti ho scritto troverai anche i contatti a fine articoli.
buona vita!
vivo in Campania...perdonami non riesco a trovare i contatti...
RispondiEliminaPotresti, per piacere, aiutarmi?
Grazie
per prendere un appuntamento con il radiologo interventista di Roma (al campus di Trigoria) dott. Grasso Francesco: Centro Unico di Prenotazione (CUP) - dal lunedì al venerdì ore 8.00/16.00
Elimina06.87434343
Invece a Pistoia il dott. Carmignani, referente aziendale per la radiologia e oncologia interventistica, è reperibile presso l'Ospedale San Jacopo di Pistoia (via delle Ciliegiole) - Tel. 0573.351840 - Cell. 349.3914458 - email: luca.carmignani1@tin.it
In Campania non so se c'è qualcuno che la fa ma posso dirti che per un consulto, quindi per sapere se il tuo caso è trattabile, il dott. Carmignani l'è disponibile anche via email (puoi inviare le immagini tac e un sunto dell'anamnesi) o puoi parlarci direttamente per telefono.
Il dott. Grasso di Roma invece sei obbligato a prenderci appuntamento (non ci sono altre vie)
Ciao!