Uso del veleno d'api nelle terapie mediche
Il dottor Anton Tere, nell'anno 1870, fu il primo medico (in età moderna) ad applicare le punture delle api nelle terapia delle malattie reumatiche. La maggior parte della ricerca europea, fu condotta felicemente, tra il 1920 e il 1940.
Negli anni 30 il prof. Bodog F. Bach, medico a New York, si interessò particolarmente all'apiterapia, utilizzando il veleno delle api per le malattie reumatiche. Curava molti casi ottenendo eccellenti risultati.
Dopo la seconda guerra mondiale alcuni medicinali "miracolosi" come il cortisone e gli antibiotici, fecero il loro ingresso nel campo medico. I corticosteroidi ed altri medicinali di questo tipo dominarono la scena delle malattie reumatiche, ebbero ed hanno un notevole successo soprattutto per quanto riguarda la loro azione antidolorifica. Molti di questi farmaci però, si sono rivelati dannosi per i gravi effetti collaterali che producono, a volte peggiori della stessa malattia. Nuovi medicinali sono stati prodotti per provare a diminuire questi effetti secondari, ma finora con poco successo.
All'inizio degli anni '50, il dottor Broadman, di New York, si interessò alla terapia con il veleno delle api, ottenendo notevoli risultati. Nel 1962 ha pubblicato un libro intitolato: "Il veleno dell'ape, trattamento naturale di reumatismi ed artriti".
(...)il veleno dell'ape stimola le capsule surrenali inducendo un aumento del tasso di cortisone nel plasma sanguigno, che perdura per oltre una settimana. Il veleno dell'ape stimola l'intero sistema immunitario. (...)manifesta una spiccata azione antivirale e anticancerogena. (...)la terapia con il veleno d' pi va effettuata sotto attento e scrupoloso controllo medico, poiché essa può produrre, in individui particolarmente sensibili (con sistema immunitario alterato), reazioni immunitarie talmente gravi da rasentare la morte."
(tratto dal libro APITERAPIA di UMBERTO NARDI 1996 Aporie Edizioni)
L'ape, presente sul nostro pianeta da oltre quattro milioni di anni, è la produttrice e la dispensatrice di sostanze di prezioso valore alimentare.
Sino a non molto tempo fa l'uomo le ha utilizzate sulla base di esperienze contadine. Soltanto nell'ultimo secolo si sono effettuati studi sulla fisiologia dell'ape, sull'organizzazione sociale e sul sistema produttivo.
Recentemente, anche grazie ad osservazioni empiriche tramandateci da millenni, il mondo scientifico ha iniziato a studiare e sperimentare, in campo dietetico efarmacologico, i prodotti dell'alveare (miele, polline, pappa reale, propoli, veleno, cera d'api).
Questo volume nasce dalla necessità di conoscere più a fondo la vita e l'organizzazione di questo insetto, ma soprattutto di conoscere meglio le possibili utilizzazioni dietetico-farmacologiche dei suoi prodotti.
Apiterapia rappresenta un'excursus sui prodotti dell'alveare, sulla loro composizione,sulla loro migliore utilizzazione e sul frutto delle più recenti ricerche e scoperte scientifiche.
Ok, fin qui la premessa sugli studi relativi all'apiterapia
... e ora passiamo alla testimonianza di Massimo Cittadini, apicoltore doc e persona squisita che ho la fortuna di conoscere personalmente.
... e ora passiamo alla testimonianza di Massimo Cittadini, apicoltore doc e persona squisita che ho la fortuna di conoscere personalmente.
L'apiterapia l'ha sperimentata su se stesso e quindi le seguenti foto che vado a postare sono relative all'effetto che ha avuto sulle verruche plantari di cui soffriva.
Come ci spiega Massimo stesso: "le verruche plantari sono piccole ma fastidiosissime escrescenze cutanee che originano tra le dita dei piedi o lungo la loro pianta. Una verruca è un piccolo tumore benigno della pelle, che ha la forma di un'escrescenza dura."
La prima foto mostra il piede sinistro dopo la terapia con il veleno delle api. Le altre due foto mostrano le fasi del trattamento sul piede destro.
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