Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

domenica 18 gennaio 2015

Escoazul e Vidatox

RELAZIONE VIDATOX 30 CH

E’ necessario fare una premessa il Vidatox 30 CH (Tossina della vita) non è l’Escozul: è una soluzione alcolica al 33% elaborata a partire dal veleno dello scorpione blu.

L’Escozul, chiamato anche Soluzione Naturale, al contrario è il prodotto naturale derivato dalla mungitura dello scorpione: è una soluzione acquosa al 3- 4-5 %, deve essere conservato a basse temperature.


Il Vidatox è un prodotto esclusivo della LABIOFAM è stato registrato il 15.03.2011 come prodotto omeopatico, è stato distribuito gratuitamente fino ad Aprile 2011 e poi è stato messo in vendita presso le farmacie cubane.


Il prodotto, nei tumori solidi, ha proprietà soprattutto analgesiche ed antinfiammatorie e scarsa attività antitumorale, (mia esperienza personale) al contrario dell’Escozul che invece ha anche proprietà antitumorali, soprattutto come fattore antiangiogenetico.

L’Escozul, soluzione naturale, attualmente è prodotto all’Università di Guantanamo, Ospedale Agostino Nero, laboratorio dee Trabajo tel. 0053.21323584. A capo c’è la dott.ssa Viviana Selveira Villa, del gruppo del Prof. Bordier, dalla LABIOFAM, dal dott. Monzon proprietario di uno scorpionario ed ex collaboratore di Bordier, in Messico e nella Repubblica di Santo Domingo, qui è stato chiamato ESCOZIME ed è stato registrato dalla Medolife Corp. International Pharmaceutical Company.

La maggior parte degli articoli scritti, su riviste locali, si riferiscono alla soluzione naturale acquosa e non al Vidatox.

Ho cominciato ad occuparmi dell’Escozul nel settembre 2009 quando una paziente affetta da cancro della mammella metastatico dimessa dal centro oncologico di Aviano, con una aspettativa di vita di non più di tre mesi.
In effetti quando vidi per la prima volta la paziente ho avuto un quadro di una persona in condizioni di vita pre-terminali: pz allettata, in stato confusionale ed urlante per i dolori nonostante in terapia con morfina, però con scarsissima efficacia, con catetere vescicale e con collare cervicale per evitare schiacciamenti a livello vertebrale e rimanere paraplegica.

Sulla spinta emotiva della famiglia ho prescritto una terapia ormonale con l’accordo di rivedere la paziente dopo circa 2 mesi, ero sicuro che la paziente non sarebbe giunta a questo appuntamento. Invece con mia grande sorpresa dopo due mesi ho rivisto la paziente completamente vigile collaborante alla visita, seduta su di una poltrona senza catetere vescicale con il pieno controllo degli sfinteri e con gli esami del sangue, CEA – Ca 15 3 quasi completamente normalizzati.
Il figlio dalla paziente mi confessò che accanto alla terapia da me prescritta stava somministrando alla madre l’Escozul, un farmaco fino a quel momento completamente sconosciuto. La paziente è attualmente ancora in vita ed in discrete condizioni generali.

Un altro incontro importante è stato a gennaio 2010 con un altro paziente affetto da tumore del polmone in cura presso il Regina Elena sotto la guida del Prof. Cognetti. Questo paziente dopo circa un anno di chemioterapia con diversi linee di cura e con una malattia in progressione aveva deciso di non curarsi più, non aveva visto nessun beneficio dalle cure eseguite anzi vedeva di giorno in giorno un peggioramento delle condizioni generali ed era caduto in una sindrome depressiva. Ho prescritto solo terapie palliative e sintomatiche e con l’indicazione all’assistenza domiciliare oncologica. Dopo tre mesi ho rivisto
questo paziente in condizioni generali notevolmente migliorate, autonomo che mi confessava essersi curato con l’Escozul ed ha condotto una vita quasi normale fino alla primavera del 2012.

E’ così che ho incominciato ad occuparmi della soluzione dello scorpione in modo più scientifico possibile e fondamentali sono stati i viaggi a Cuba, l’incontro con il Prof. Soriano, con il Prof. Del Gado, il Prof. Alexis, il dott. Monzon ed il Prof. Salimbeni del CNR di Firenze.

La LABIOFAM aveva ed ha soprattutto un interesse economico al contrario di noi ricercatori che cercavamo di capire il funzionamento i principi attivi e la reale efficacia della soluzione. C’è stato un tentativo di studio e di analisi presso il CNR di Firenze però la Regione Toscana successivamente non ha dato i fondi necessari per la ricerca e pertanto è stato accantonato il progetto.

Personalmente ho seguito diversi pazienti che autonomamente hanno assunto sia il Vidatox che l’ Escozul.

Per quanto riguarda il primo preparato posso confermare come clinico che possiede proprietà analgesiche, alcuni pazienti hanno abbandonato gli oppiacei, l’Escozul invece ha anche proprietà antitumorali ed è in grado anche di aumentare la sopravvivenza. Purtroppo c’è una enorme speculazione da parte della LABIOFAM e della Mediolife Corp.

La prima presentazione ufficiale dell’Escozul al mondo è avvenuta nel congresso internazionale organizzato all’Havana dal 28 settembre 2010 al 1° ottobre. Sono stati presentati studi preclinici di laboratorio condotti dal prof. Alexis che hanno dimostrato l’effetto citotossico della soluzione naturale su diverse linee cellulari tumorali ed uno studio con l’associazione con il Platino nella cura dei tumori polmonari. Contemporaneamente la LABIOFAM ha incrementato la produzione della soluzione omeopatica, più facile da preparare mantenere e distribuire.
La soluzione naturale, per la stabilità delle molecole deve essere conservata ad una temperatura inferiore ai 4 gradi e comunque dopo circa tre mesi perde di efficacia.
La soluzione omeopatica invece può essere tranquillamente conservata a temperatura ambiente ed ha la durata di un anno. 

L’efficacia maggiore si ha con i tumori solidi, nessun effetto sulle leucemie e sui linfomi il farmaco sembra avere un meccanismo di azione antiangiogenetico e per questa sua attività potrebbe interferire nei processi coagulativi del sangue e favorire fenomeni trombotici.

Questi dati mi sono stati ribaditi e confermati nell’incontro che ho avuto sia a Cuba che a Roma nel febbraio di quest’anno con Alexis.

L’attività principale del Vitadox, al contrario, sembra essere analgesica. Diversi pazienti riferiscono miglioramento della sintomatologia dolorosa ed alcuni di aver ridotto notevolmente il dosaggio degli oppioidi riducendo così gli effetti collaterali di quest’ultimi.

Sia l’Escozul che il Vitadox non risolvono il problema cancro, è impensabile che pazienti in fase estremamente avanzata di malattia possono risolvere la situazione clinica ricorrendo a tali farmaci soprattutto considerando che si cominciano a conoscere anche effetti collaterali. Devono essere condotti ancora numerosi studi clinici controllati.

Paradossalmente un tizio arriva all’Havana, senza uscire dall’aeroporto può acquistare il farmaco, alla farmacia internazionale, riprendere lo stesso aereo e ritornare in Italia senza che nessun medico specialista cubano abbia visto la documentazione e verificare se c’è l’indicazione e la posologia.

Roma 10.07.2012

Dott. Giovanni Battista Speranza

FONTE: http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/comm12/documenti_acquisiti/Relazione%20dott.%20Speranza.pdf



Testimonianza di una persona che va a rifornirsi personalmente: prendendolo direttamente alla Labiofam ad un costo accessibile da ormai 5 anni, confermo che alla farmacia dell'aeroporto si può comprare a più del doppio ma anche alla farmacia del Vaticano lo si può avere sempre al costo della farmacia internazionale dell'Avana.

Nessun commento:

Posta un commento