Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

sabato 8 settembre 2012

Alternativa alle chemio e radio terapie

Roberta Benetti è la ricercatrice italiana che ha scoperto le molecole che bloccano la proliferazione tumorale e che (aggredendo soltanto le cellule malate) potranno rappresentare l'alternativa alla chemio e alla radioterapia: la soluzione sembra quindi essere quella di autoproteggersi dai tumori con l'aiuto di molecole prodotte dall'organismo umano. La strada a questo tipo di cura è stata aperta dall'Università di Udine grazie a uno studio guidato appunto dalla ricercatrice monfalconese, che è stato pubblicato su una delle più prestigiose riviste a livello mondiale del settore: la Cancer Research dell'American Association for Cancer Research.

Lo studio è stato pubblicato i primi di settembre 2012 e declama il successo ottenuto dal gruppo della facoltà di Medicina dell’ateneo di Udine. «In particolare – spiega l’Università – la ricerca ha per la prima volta dimostrato che una delle molecole microRna, precisamente la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo, della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori».

Lo studio è stato realizzato grazie al fondamentale sostegno dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). Il gruppo di ricerca guidato da  Roberta Benetti è composto dal giovane dottorando di ricerca Michele Scarola e da Stefan Schoeftner, esperto ricercatore austriaco che ha scelto l’esperienza di ricerca in Italia unendosi al gruppo udinese, ed è supportato da Claudio Schneider, ordinario di Biologia all’università di Udine e direttore del Laboratorio nazionale del Consorzio interuniversitario per le Biotecnologie (Cib) di Area Science Park.

La trentasettenne Roberta Benetti, originaria di Monfalcone, dopo la laurea in Biologia conseguita a Trieste con tesi sperimentale al Cib, ha continuato a operare come borsista grazie all’Airc-Firc e ha conseguito il dottorato di ricerca alla Sissa. Attratta dall’esperienza di ricerca all’estero, Benetti si trasferisce quindi in Spagna, al Centro di ricerca nazionale sul cancro di Madrid, guidato da Maria Blasco. Vincitrice di un concorso per ricercatore all’ateneo friulano, Benetti rientra nel 2007 in Italia, cogliendo al volo l’occasione di poter guidare un piccolo gruppo di ricerca.

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