Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

lunedì 9 dicembre 2013

TAC E TAC spirale: cos'è e chi può farla

FONTE

Le informazioni presenti in questa pagina non sostituiscono il parere del medico

TAC e TC spirale

È un esame che possono fare tutti o ha controindicazioni?

Poiché la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), e le più recenti TC spirale e TC multistrato, sono indagini che impiegano raggi X, sono controindicati in gravidanza, specie se l'area da indagare è l'addome. In questi e in altri casi (per esempio in soggetti giovani), in cui è importante evitare l'esposizione a radiazioni ionizzanti, si preferisce ricorrere alla Risonanza Magnetica (o RM) che non comporta questo rischio. La TAC, attraverso l'elaborazione elettronica di sottili sezioni anatomiche prodotte utilizzando fasci di raggi X, consente di studiare qualunque parte del corpo umano, per giungere alla diagnosi di tumore e di numerose altre patologie.

Spesso, per meglio mettere in evidenza i diversi organi e tessuti da esaminare, è necessario l'impiego di un mezzo di contrasto a base di iodio, che viene comunemente iniettato per via endovenosa ma che, per particolari indicazioni, può anche essere somministrato per via orale oppure introdotto nel retto o in un'articolazione.
L'esame con il mezzo di contrasto è controindicato nelle persone allergiche a questa sostanza. In casi eccezionali, in cui l'indagine sia indispensabile, il medico potrà comunque decidere di eseguirla adottando varie misure precauzionali. L'impiego del mezzo di contrasto iniettato per via endovenosa potrebbe inoltre essere problematico in persone affette da malattie che espongono a un maggior rischio di complicanze, soprattutto a carico dei reni: diabete, insufficienza renale, insufficienza epatica e mieloma. Questo è il motivo per cui, nei pazienti in cui è necessario iniettare il mezzo di contrasto, viene sempre richiesto di eseguire, prima dell'indagine, esami del sangue che verifichino la funzione del rene (attraverso la misurazione dei livelli di creatinina).

La TAC non deve essere eseguita nei giorni successivi ad altri esami radiologici che utilizzino il bario (per es. clisma opaco), perché le immagini ottenute potrebbero risultarne alterate.


Occorre qualche tipo di preparazione particolare all'esame?

Nei casi in cui l'indagine non preveda l'uso del mezzo di contrasto non è necessaria alcuna preparazione. Al contrario, per gli esami che comportano l'impiego di contrasto per via endovenosa, il paziente deve essere a digiuno almeno da quattro ore. In tutti i casi è inoltre essenziale evitare di indossare vestiti o accessori con parti metalliche che possono alterare il processo di acquisizione delle immagini.


E' meglio che mi faccia accompagnare da qualcuno o posso venire da solo? Potrò guidare la macchina per tornare a casa?

Non è necessario farsi accompagnare. L'esecuzione della TAC non ha infatti alcun impatto sulla capacità di guidare veicoli.


L'esame è doloroso?

No, l'esame non è mai doloroso, se si esclude il possibile piccolo fastidio legato all'iniezione del mezzo di contrasto.


Potrò avere altri tipi di disagio durante o dopo la sua esecuzione?

Alcuni pazienti riportano dei disturbi legati all'iniezione del contrasto: una sensazione di calore diffuso, il bisogno di urinare, molto raramente un gusto metallico in bocca e una lieve sensazione di nausea. Questi sintomi generalmente scompaiono in pochi minuti. Molti pazienti temono di sottoporsi alla TAC per paura di soffrire di claustrofobia.

In realtà le apparecchiature moderne sono molto più aperte di quelle di un tempo, per cui il lettino, più che entrare in un tunnel come accadeva una volta, passa attraverso un cerchio di una profondità non superiore ai 50 cm. In caso di necessità è comunque possibile chiedere agli operatori un sedativo che aiuti a restare fermi per tutto il tempo necessario all'esecuzione dell'esame.

L'esame comporta dei rischi immediati?

I rischi immediati della TAC sono imputabili solamente all'iniezione endovenosa del mezzo di contrasto, per cui possono essere ridotti al minimo valutando in precedenza le condizioni del paziente. I più frequenti - e comunque molto rari - effetti collaterali sono rappresentati dalla comparsa di piccole reazioni allergiche che comportano prurito e macchie rossastre sulla pelle.

I sintomi durano poco e scompaiono da soli. In rarissimi casi possono verificarsi reazioni allergiche più serie, ma che possono essere immediatamente controllate con farmaci somministrati attraverso lo stesso ago utilizzato per iniettare il mezzo di contrasto.


L'essame mi espone a radiazioni o ad altri rischi a lungo termine?

L'esame prevede l'utilizzo di raggi X, quindi è opportuno non abusarne. L'esposizione a radiazioni, infatti, aumenta il rischio di tumori e leucemie in relazione alla dose, soprattutto nei bambini e nei giovani, per cui occorre in ogni singolo caso confrontare questi possibili rischi con il beneficio che ci si attende dall'indagine.


 Quanto dura?

L'esecuzione dell'esame varia a seconda della zona esaminata e dal sospetto diagnostico che si vuole confermare. In ogni caso la durata oscilla tra i tre e i 20 minuti.

Alla fine posso andare subito a casa o devo restare in osservazione? Per quanto?

In genere non è necessaria alcuna attesa al termine dell'esame, anche se, nel caso di iniezione endovenosa di mezzo di contrasto, può essere considerato prudenziale attendere qualche minuto presso il reparto di radiologia, in particolare se vi è il dubbio di qualche iniziale sintomo di allergia. Nelle persone affette da malattie renali a volte viene iniettata una soluzione fisiologica per consentire la più rapida eliminazione del mezzo di contrasto.

Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?

Eseguito l'esame, si può tornare alle proprie abitudini quotidiane. L'unico consiglio è di bere abbondantemente, nelle ore successive all'indagine, per facilitare l'eliminazione del mezzo di contrasto.

TAC spirale: uno screening controverso

L'efficacia dello screening con TAC spirale in termini di riduzione della mortalità è ancora un argomento controverso. Gli studi osservazionali finora pubblicati hanno riportato un aumento di oltre tre volte delle diagnosi di cancro polmonare senza però una consistente diminuzione nel numero dei tumori più aggressivi e senza una sostanziale riduzione della mortalità.
I risultati dei due studi di screening randomizzati finora pubblicati hanno prodotto risultati contrastanti.
Uno studio italiano (Infante et al., 2009) non ha riportato un beneficio sulla mortalità mentre i recenti risultati del più grande studio americano (NSLT group, 2011) hanno mostrato una riduzione del 20 per cento della mortalità per cancro polmonare, e del 6,9 per cento della mortalità globale, negli individui sottoposti a screening con TAC spirale rispetto a quelli con raggi-X convenzionali.
Tuttavia, prima che lo screening con TAC spirale possa essere offerto a milioni di individui nel mondo, è necessario selezionare meglio gli individui a rischio (possibilmente con l'uso di biomarcatori), determinare la frequenza e la durata dello screening, valutare i costi e gli effetti collaterali quali l'aumento delle procedure invasive e il danno radiologico)
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