Riflettevo sull'ansia che i controlli di protocollo causano, volente o nolente.
Ci vado "tranquillamente" a sottopormi alla TAC (o Pet Tac che sia) e a tutti gli altri esami di routine post cancro, ma inevitabilmente, quei dieci giorni che separano l'esame dall'esito li vivo con ansia (della serie "speriamo che vada tutto bene").
Sono arrivata alla conclusione che ciò accade perché il corpo ricorda il primo shock (cioè: il momento della prima diagnosi) e quindi tutto risale su anche se percepisco che il mio corpo sta bene.
Non sono giorni piacevoli certo, ma c'è da considerare che è una risposta biologica sensata questa dell'ansia... (e qui torniamo alle 5 leggi biologiche!)
Dunque, anche se razionalmente mi dico che tutto è ok il corpo reagisce in modo diverso, ed ecco la prova che lo shock biologico non dipende dal modo che si ha di reagire con la mente, con il pensiero (insomma, si può razionalizzare quanto si vuole, ma il corpo ricorda e di conseguenza ... mi viene l'ansia).
Credo che questo capiti un po' a tutti. Lo credo, ma non ne sono certa ovviamente! E probabilmente Hamer ha "inventato" la sua teoria proprio per spiegare questo meccanismo biologico sensato.
Essermi informata su questo mi aiuta, si, ma ora voglio vedere come reagirà il mio sistema al prossimo controllo.
Spesso mi chiedo se uscirò mai da questo stato. Sembra che la paura del cancro sia sempre in agguato anche se razionalmente so che la paura non è proprio il sentimento giusto per uscirne.
Mantra: Devo smettere di avere paura. Devo smettere di avere paura. Devo smettere di avere paura. Devo smettere di avere paura. Devo smettere di avere paura.
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