Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

venerdì 31 luglio 2015

Papilloma virus: aggiornamento

nel 2008 avevo scritto un post su questo vaccino ma erano soltanto considerazioni poiché davvero non se ne sapeva niente, anzi meno di niente direi! Anche in rete non si trovavano informazioni ulteriori. A distanza di 7 anni ho trovato questo aggiornamento che non mi piace per niente (e purtroppo neanche mi meraviglia per niente! mi fa "solo" provare un sentimento molto simile all'inca...tura!)

Regno Unito: migliaia di ragazze danneggiate dalla vaccinazione contro il papilloma virus [HPV]

Regno Unito: migliaia di ragazze danneggiate dalla vaccinazione contro il papilloma virus [HPV]
Secondo quanto diffuso in data odierna dal sito web del quotidiano The Independent, sono migliaia le ragazze adolescenti del Regno Unito che hanno riportato danni cronici debilitanti a seguito della somministrazione routinaria – in ambito scolastico – della vaccinazione contro il papilloma virus [HPV].
Da gennaio 2005 a aprile 2015 sono più di 8000 [8 mila !!!] le ragazze adolescenti interessate dalle reazioni avverse – di cui più di 2500 rovinate a vita – causate da questo vaccino promosso in modo aggressivo dall’industria e dagli enti sanitari preposti.
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Si lascia intendere che questo vaccino previene il cancro della cervice dell’utero [non dell’utero] e si suggerisce di somministrarlo a spese della comunità alle ragazze dodicenni e, ultimamente, si spinge anche per somministrarlo ai ragazzi.
E’ bene ricordare che questo vaccino è dichiarato attivo solo su una piccola percentuale di ceppi responsabili delle infezioni da Papilloma virus, come si apprende dal bugiardino e dai documenti del produttore che, però, temiamo pochi leggano.
E, tanto per puntualizzare, sia chiaro che:
  • quelle infezioni sono comunissime in tutte le donne;
  • nella soverchiante maggioranza dei casi sono del tutto benigne e passano addirittura inosservate;
  • il cancro del collo dell’utero ha anche altre origini che non siano il virus e, comunque, quella malattia è facilmente diagnosticabile con grande precocità ed è altrettanto facilmente curabile;
  • nessun vaccino ha efficacia certa e, in caso di efficacia, questa non è affatto duratura.
Gardasil, prodotto dalla Sanofi Pasteur MSD per il mercato europeo e dalla Merck per il mercato americano, è sempre stato al centro di numerose polemiche fin dal momento della sua immissione sul mercato nel 2006.
Altresì, è bene ricordare che:
E in Italia? … Ovviamente siamo in controtendenza. Avevate qualche dubbio?
Gli articoli che vengono diffusi parlano di un’efficacia che varia dal 70% [da intendersi sulla frazione della malattia ascrivibile al virus e non sulla malattia per intero] e si possono trovare entusiasti che denunciano addirittura un 90% abbondante. Però… Però se si va a consultare il documento che il produttore ha consegnato alla Food and Drug Administration, l’ente statunitense certificatore per i farmaci, ecco che quell’efficacia precipita ad una media del 20,5% [VRBPAC Background Document – Gardasil™ HPV Quadrivalent Vaccine – May 18, 2006 VRBPAC Meeting], un risultato che non può che mettere in forte discussione l’utilità del prodotto, a qualunque fazione di tifo si appartenga.
E’ ormai un dato di fatto, accertato a livello mondiale, che le reazioni avverse esplicite sono riportatemaggiormente dopo l’iniezione dei nuovi vaccini contro il Papillomavirus umano [HPV] e sembrano essere più frequenti dopo la vaccinazione HPV rispetto ad altri tipi di vaccinazioni. E risulta davvero incomprensibile come certi procacciatori di vaccini giudicano questo vaccino così perfetto quando è causa di lesioni gravi o nei peggiori dei casi porta a morte.

Aggiornamento del 10/06/2015

Sperando di fare cosa gradita agli utenti che hanno messo in dubbio la veridicità di questa notizia confermiamo che i dati sono stati reperiti direttamente dal Governo Britannico attraverso l’utilizzo di unFOIA [Freedom Of Information Act]. Il FOIA è un atto legislativo che riconosce il diritto di libertà d’informazione e permette la divulgazione totale o parziale di informazioni e documenti inediti controllati dal governo; chiunque può richiedere informazioni, senza restrizioni di età, nazionalità ocittadinanza.

Posso confermare che la MHRA [Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency] nel Regno Unito ha ricevuto un totale di 21.822 segnalazioni di sospette reazioni avverse tra il 1 ° gennaio 2005 e il 22 aprile 2015, in associazione con i vaccini del programma di immunizzazione di routine, di cui 10.987 erano gravirapporti e 10.835 erano non gravi.
E’ quanto ha scritto il FOI team in una lettera di risposta, che è disponibile qui in formato PDF.

Da un calcolo più accurato dei dati si può affermare con certezza che più di 120.000 lesioni sono state associate ai vaccini HPV in un periododi 10 anni in Gran Bretagna.

Infatti le sospette segnalazioni di reazioni avverse [ADR] giunte al governo britannico rappresentano solo una piccola frazione del numero totale di reazioni avverse ai vaccini che in si verificano nella realtà.Come ha spiegato The Independent, il dato ufficiale di 21.822 spiega solo il 10% del numero di lesionieffettive, suggerendo che almeno 218.220 bambini e adulti nel Regno Unito sono stati danneggiati o uccisi dai vaccini negli ultimi dieci anni.
Pertanto, per i soli vaccini HPV sarebbero quindi da stimare ben 82.000 reazioni avverse, anziché un dato che minimizza la realtà del rischio relativo del vaccino.
Infatti, è bene ricordare che il programma di immunizzazione nazionale del Regno Unito col vaccino contro l’HPV è stato introdotto a settembre 2008, e la 3^ dose di quella campagna iniziale non è stata somministrata fino a maggio 2009. Pertanto il periodo rappresentato dalle sole reazioni avverse al vaccino HPV è di soli 6 anni anziché 10 anni come nel caso degli altri vaccini.
Ciò significa che, in proporzione al tempo, per un periodo di 10 anni, equivarrebbe a qualcosa come 13.713 segnalazioni di reazioni avverse solamente per i vaccini HPV, anziché 8228, moltiplicato poi 10 volte tanto per tenere conto dell’under reporting

La stessa MHRA ammette che:

Il numero di segnalazioni ricevute … non equivale direttamente al numero di persone che soffrono di reazioni avverse a farmaci per una serie di ragioni, in quanto questo schema è associato a un livello sconosciuto e variabile della sotto-segnalazione
e prosegue ammettendo che:

I tassi di segnalazione ADR possono essere influenzati dalla gravità delle reazioni, dalla loro facilità di riconoscimento, dall’estensione d’uso di un particolare farmaco, dalla promozione e dalla pubblicità di un farmaco.
Da notare bene che le reazioni avverse gravi riconosciute dalla MHRA  comprendono:
• reazioni avverse fatali
• reazioni avverse che mettono in pericolo di vita
• reazioni avverse invalidanti o inabilitanti
• reazioni avverse che causano anomalie congenite
• reazioni avverse che causano o prolungano il ricovero in ospedale
• reazioni avverse clinicamente significative
Non includono svenimenti e vertigini come qualcuno vorrebbe farci credere.
Sulla base delle ammissioni proprie della MHRA, circa il 32% [o 2.633] degli 8.228 ADR riportate associati a vaccini HPV erano “gravi”.
Se si rappresentano questi dati tenendo conto della sotto-segnalazione, questo numero sale fino a 26.330. Ovvero, il numero ufficiale riportato di eventi avversi gravi [SAE] associati alla vaccinazione contro l’HPV salirebbe dai 132 casi ogni 100.000 vaccinati a circa 1.320 per 100.000 vaccinati.
Se è vero che il sistema di farmacovigilanza, introdotto per fermare questo massacro, è sistematicamente ignorato, non possiamo esimerci dall’affermare che siamo di fronte a una “negligenza criminale“.

Quanto può essere sicuro questo vaccino?

E’ quanto si domandano sul Daily Mail dal 2 giugno. E il Daily Mail quota i concetti espressi dall’epidemiologo Tom Jefferson della Cochrane Collaboration.

E’ estremamente difficile pubblicare qualcosa contro la vaccinazione contro l’HPV. I vaccini sono diventati come una religione. Essi non sono qualcosa da mettere discussione. Se lo fai, sei visto come un estremista anti-vaccino.
I benefici del vaccino HPV sono pubblicizzati e i danni difficilmente indagati
Anch’egli è molto critico in merito all’uso fraudolento dei dati di sperimentazione clinica che vengono utilizzati dalle società farmaceutiche per giustificare il ricorso alla vaccinazione di massa. Infatti, egli aggiunge che

le aziende farmaceutiche possono nascondere i risultati negativi degli studi molto in profondità e gonfiare enormemente i vantaggi.
La ragione per l’introduzione della vaccinazione contro l’HPV è stata quella diprevenire il cancro del collo dell’utero, ma non ci sono prove cliniche per dimostrare che lo farà. Dobbiamo procedere con una linea molto attenta,soppesare i potenziali rischi e benefici che un vaccino può provocare.
Con il vaccino anti-HPV, i danni non sono stati adeguatamente studiati. Le autorità non vogliono sentire il concetto di effetto collaterale“.
Fonte: autismovaccini.org

un'altra fonte posta un video in cui parla Giuseppe di Bella:
http://www.lafucina.it/2015/07/30/papilloma-virus/ 


Una delle ultime truffe è il papilloma virus. L’80% dei tumori dell’utero non è causata dal virus perciò nell’80% dei casi la vaccinazione è inutile perché non viene dal virus.  La propaganda la fanno a carico dei contribuenti, le ASL danno i depliant informativi stampati con i soldi dei contribuenti, il fatturato della vendita del vaccino lo prendono le multinazionali. Perciò loro fanno fare la loro pubblicità a carico del contribuente, ma incassano loro.  Del Papilloma esistono numerosi ceppi, perciò il vaccino lo fanno con alcuni ceppi per cui già agiva nel 20% dei casi, ma se si selezionano i ceppi ancora meno.  Se una donna ha già una flora virale residente, ed è facilissimo perché è ubiquitario anche sulle donne che conducono una vita sana, il vaccino attiva i tumori. C’è un articolo molto polemico di una dottoressa che esemplificando dice "Se non hai il tumore dell’utero, te lo faccio venire io col vaccino". Infatti se c’è una certa quantità di virus il vaccino può attivare il tumore.

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