Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre arti, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica.
Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA, 17 Settembre 1787

sabato 15 agosto 2015

Ciao Cristina. Grazie!

Non conoscevo Cristina ma ho avuto l'opportunità di farlo almeno un po' attraverso Iacopo Melio che ha provveduto a postare su FB un commento che aveva scritto sulla sua pagina pochi giorni prima di andarsene. E ora è per renderle omaggio che lo condivido qui, affinché le sue parole, emozioni e pensieri racchiusi in questo messaggio si diffondano nell'etere. Che siano di sprono e un saggio consiglio da seguire per VIVERE la vita ogni giorno con più consapevolezza.

IL MESSAGGIO DI CRISTINA 

foto di Iacopo Melio.

Mi è stato suggerito di diffondere il messaggio di Cristina Dini, e lo faccio ben volentieri.
Cristina era una meravigliosa ragazza di 27 anni "piena di gioia e di umanità", così mi scrivono. Originaria di Portogruaro, viveva in centro ad Azzano Decimo, nel Pordenonese. Era in cura al Cro di Aviano ma purtroppo, lo scorso Aprile, non è riuscita a vincere la sfida più dura della sua vita.
Non mi dilungherò in frasi banali e odiose, vi lascio alle sue stupende parole scritte su FB poco prima di andarsene. Una lezione incredibile che DEVE essere condivisa da tutti noi, per aiutarci ad apprezzare ogni giorno ciò che abbiamo.
Grazie Cristina. Grazie per questo regalo.

"In questa lotta per la vita, mentre la gente comune si annoia nella sua povera vita ci siamo noi che vaghiamo in stanze colorate di ospedale ed incontriamo persone che condividono l’amore per quegli sprazzi di vita che gli sono rimasti, sorridono e gli occhi brillano con una luce unica di chi sa cosa vuol dire rischiare di perdere tutto per un destino beffardo e bastardo. L’importante è essere felice oggi, perciò riempi il cuore di gioia e fanne la scorta per quando le giornate saranno più grigie.

A te che ti svegli la mattina col broncio e senza un sorriso, a te che ti lamenti per gli impegni della giornata, per te donna che ti lamenti se non hai trovato il capo che cercavi, a voi lavoratori che la mattina sbuffate per andare a lavoro, per te che come hai due soldi devi assolutamente soddisfare ogni tuo desiderio spendendo ogni centesimo per poi lamentarti che non ci sono soldi…
A voi io auguro un buon giorno!


Siete i ben accetti nel mio mondo dove la follia diviene quotidianità, dove la mattina ci si sveglia col sorriso si fanno i conti di ciò che ti fa male e si sorride al mondo, dove non si può lavorare perché il nostro lavoro ora è affrontare gli ostacoli, dove ogni mattina timbriamo il cartellino in ospedale per fare il mestiere più duro: il paziente. Dove vivere diviene la priorità, dove si fa amicizia con qualcuno che casualmente è inciampato nello stesso percorso e si comprende come la vita è fatta di cose povere e umili, dove si trova sempre un assoluto equilibrio, un senso di pace e di gratitudine verso una condizione che meno lo meriterebbe”.

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